Mes al Consiglio EuropeoMercoledì 9 il Parlamento non voterà l’attivazione o meno del MES, voterà una risoluzione, un indirizzo, da consegnare al Presidente Conte sull’atteggiamento da tenere al Consiglio Europeo in merito ai punti all’ordine del giorno, che include anche la riforma del MES (non l’attivazione, ripeto). Questo è chiaro, scritto nei regolamenti parlamentari, non c’è spazio ad altre interpretazioni quindi.  Ed invece assisto, basito, ad un teatrino indegno sia dell’opposizione che di parte della maggioranza che cerca di far passare il messaggio che quel voto porti l’Italia a chiedere l’attivazione del MES e/o del MES sanitario.  L’obiettivo è molto semplice e tristemente politico: costruire un racconto, falso, per cui un voto del M5S favorevole ad una risoluzione che non ostacoli la riforma europea del MES, sia come richiederne l’attivazione, mentre un voto contrario sia una sfiducia al Presidente Conte.

Falso e ipocrita, falso e ipocrita. Qualsiasi futura attivazione del MES dovrebbe comunque passare da una specifica votazione parlamentare e, lasciatemi dire, se questo dovesse un giorno accadere significherebbe che l’Italia è già ben oltre il fallimento economico. Ringraziando il cielo siamo ben lontani da quella condizione e dovremmo tutti ricordarcelo perché parlando di MES diamo un messaggio sbagliato anche ai mercati finanziari che ci credono messi peggio di come realmente siamo.
Il M5S è da sempre contrario all’idea che l’Italia possa richiedere l’attivazione del MES perché riteniamo questo strumento dannoso e vincolante per intere generazioni.
Se Renzi o chiunque altro immagina di schiacciare il Governo intero su un dialogo basato sulla mera strumentalizzazione politica, per darsi un tono che non può permettersi, allora il M5S dovrà imporre la sua visione nettamente, coerentemente, e sfruttando la sua maggioranza parlamentare. Suggerisco più cauti consigli.

Articolo di Manlio Di Stefano  da Facebook  InAltoiCuori.com

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