Reddito di cittadinanza con CovidA livello nazionale l'incremento si è fermato al 19%. A Palermo +24%, a Bari +17%, a Napoli +30%. In Veneto i percettori sono cresciuti solo dell'8%. E i dati sulle città del Nord scontano il fatto che la soglia di redditi da lavoro sotto la quale si ha diritto al sussidio è uguale in tutta Italia e non tiene conto del diverso costo della vita. Anche per questo l'aiuto medio al Sud è più elevato.  Crollate nella classifica sulla qualità della vita, nell’anno del Covid le grandi città italiane scalano quella delle nuove povertà. Dopo le immagini della fila per gli aiuti alimentari del Pane quotidiano a Milano e l’allarme della Caritas di Roma sull’aumento degli accessi nelle mense, a confermarlo sono anche i numeri dell’Inps sulle richieste di reddito e pensione di cittadinanza. Un confronto tra i dati aggiornati al 4 dicembre di quest’anno e quelli relativi al dicembre 2019 mostra come il capoluogo lombardo – dove la vita costa cara e i redditi di molte categorie sono crollati a causa dell’emergenza sanitaria – abbia registrato un forte aumento dei nuclei beneficiari del sussidio: +36%. A pari merito con la capitale Roma. A livello nazionale invece l’incremento si è fermato al 19% e oggi le famiglie che ricevono l’aiuto sono 1,2 milioni per un totale di 2,8 milioni di persone, al netto di quelle per le quali è scattato il mese di sospensione previsto dopo un anno e mezzo dal primo versamento.

L’ultimo osservatorio Inps sul rdc arriva mentre il governo riflette su una riforma del sussidio da adottare in parallelo a quella degli ammortizzatori sociali, visto che secondo il ministro M5s Luigi Di Maio, padre politico del reddito, ora è opportuno “separare nettamente gli strumenti di lotta alla povertà dai sostegni per mancanza di occupazione”. I dati confermano molte tendenze note, ma evidenziano anche alcuni cambiamenti causati dalla pandemia. Più del 60% dei percettori dello strumento anti povertà, per effetto dei paletti previsti nella norma che lo ha istituito, resta concentrato nel Sud Italia: la Campania ha più del doppio dei beneficiari della Lombardia (252.256 contro 102.429) che pure ha quasi il doppio della popolazione (10 milioni a fronte dei 5,7 della Campania). Ma l’emergenza sanitaria ha in parte modificato i pesi relativi.

 

Mentre a Milano i nuclei coinvolti sono infatti passati da 34.300 a 46.717 e a Roma sono arrivati a 84mila dai 61.900 di un anno prima, segnando appunto un +36%, a Palermo sono saliti “solo” del 24%, a 65mila, e a Bari del 17%. A Napoli, dove le famiglie raggiunte erano già 118.893 un anno fa, nei mesi del lockdown e delle restrizioni se ne sono aggiunte altre 37mila, un +30% circa. Numeri a cui bisogna sommare quelli di chi ha chiesto e ottenuto il Reddito di emergenza riservato a quanti non avevano diritto ad altri ammortizzatori: le due tornate previste dal decreto Rilancio e dal decreto Agosto sono andate a più di 22mila residenti a Milano e 48.300 romani, a fronte dei 51mila percettori a Napoli e 24.500 a Palermo.

..........................

dall'articolo    per IlfattoQuotidiano.it 

You have no rights to post comments