Il leader M5S rilancia la battaglia contro Autostrade dopo gli arresti per i report "falsi" sui viadotti: "Ora per il Pd non è più un tabù". “Alla luce dei recentissimi eventi, Edizione, come azionista di riferimento, prenderà senza esitazione e nell’immediato tutte le iniziative doverose e necessarie, anche a salvaguardia della credibilità, reputazione e buon nome dei suoi azionisti e delle aziende controllate e partecipate”. Lo afferma in una nota l’holding dei Benetton, che detiene il 30,25% di Atlantia, “in relazione alle diverse indagini in corso dopo la tragedia del crollo del ponte Morandi di Genova”. Edizione nella nota “esprime il suo sgomento e il suo turbamento per quanto emerso nelle ultime ore a seguito della doverosa attività svolta dall’Autorità Giudiziaria, in relazione alle diverse indagini in corso dopo la tragedia del crollo del Ponte Morandi di Genova, con i suoi 43 morti che pesano sulle coscienze, ed esprime l’assoluto suo rispetto per il lavoro svolto dalle Autorità competenti”.
“Edizione ha seguito con estrema attenzione e partecipazione lo svolgersi dei fatti che si sono succeduti dal 14 agosto dello scorso anno - prosegue l’holding dei Benetton - dichiarando sin dal primo giorno la sua determinazione nel fare tutto ciò che è in suo potere per favorire l’accertamento della verità e delle responsabilità dell’accaduto”.
Il titolo Atlantia, dopo le misure cautelari eseguite dalla Guardia di Finanza nell’ambito dell’inchiesta bis sui report ‘ammorbiditi’ sulle condizioni dei viadotti gestiti dalla controllata Autostrade, ieri ha chiuso in Borsa con un crollo dell′8%.
Al contempo Autostrade per l’Italia fa sapere in una nota di aver sospeso due dipendenti: “Nella giornata di ieri - si sottolinea -, subito dopo essere venuta a conoscenza dei provvedimenti cautelari emessi dalla magistratura nei confronti dei due dipendenti coinvolti nel procedimento di falso sui viadotti Pecetti e Paolillo sulla base di intercettazioni risalenti a circa un anno fa, la società ha deciso di sospendere i dipendenti medesimi con effetto immediato, provvedendo alla loro sostituzione”.
Intanto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, è tornato sulla questione delle concessioni autostradali e ha attaccato i Benetton: “In Italia non ci sono solo i Benetton come concessionari - ha detto -, per quello abbiamo messo nel programma revisione delle concessioni, ma è chiaro che su ponte Morandi non possiamo pensare che quei tratti autostradali siano ancora gestiti da loro. Il procedimento sta andando avanti, ce lo portiamo dal precedente governo, speriamo che nei prossimi mesi si possa arrivare a fare giustizia per le vittime del ponte”.
Il capo politico dei 5 stelle ha aggiunto: “Su Autostrade andiamo avanti con la
volontà di revocare le concessioni ai Benetton, ad un’azienda che non ha mantenuto il ponte Morandi e addirittura ha nascosto le carenze manutentive: mi fa piacere che pure per il Pd questa parola non sia più un tabù”.
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dall'articolo di HuffingtonPost.it