Luigi DI MAIO e folla GrilliniOggi siete chiamati a decidere se appoggiare una giunta composta da cittadini esterni, sostenuti da forze politiche e civiche. Noi ci presenteremo con il nostro simbolo e con le nostre idee, raccolte in un programma, e in consiglio regionale controlleremo che la nuova giunta civica – che dovrà essere estranea ai partiti – realizzi ciò che ha promesso ai cittadini, altrimenti tutti a casa. Il nome che abbiamo proposto come candidata presidente è l’attuale Sindaco di Assisi, Stefania Proietti Sindaco, una amministratrice locale molto attiva e una docente universitaria molto apprezzata. E ci aspettiamo una risposta, perché non c’è più tempo.   Ma facciamo un attimo un passo indietro. Comprendo bene che tutti gli avvenimenti dell’ultimo anno siano stati così rapidi e abbiano comportato così tanti cambiamenti da lasciare un segno. Sono cambiate tante cose nel Movimento, è verissimo. E, come sempre accade nella vita, alcune hanno portato dei frutti e altre no. E’ stata una evoluzione veloce che ha comportato prendere tante decisioni. Decisioni che, anche se condivise, non sempre hanno avuto il tempo per sedimentare. Abbiamo vissuto tutti questi cambiamenti alla velocità della luce, spesso senza poterli minimamente prevedere, e cercando sempre di decidere il meglio per la nostra comunità, per il nostro Paese.

 Molti si chiedono chi siamo e dove siamo. Ed è comprensibile. Siamo ad un momento della storia del nostro Movimento in cui tanti nodi stanno venendo al pettine. Come nella vita di ognuno di noi, anche la vita del Movimento ci chiede fare i conti con una realtà nuova, che adesso stiamo affrontando tutti insieme. Aver ottenuto il 33% dei voti alle politiche del 2018, ci ha permesso di festeggiare per un attimo, ma subito dopo abbiamo dovuto affrontare la realtà, e cioè che non potevamo governare da soli. Allora abbiamo deciso di creare un Governo con un’altra forza politica. Avete votato su Rousseau per il 94% SI, al contratto con la Lega. Abbiamo governato con loro 14 mesi, e abbiamo ottenuto tanti risultati: il reddito di cittadinanza, i rimborsi ai truffati delle banche, quota 100, il blocco della Bolkestein, l’abbassamento delle tasse alle partite iva, il blocco temporaneo delle trivellazioni in mare e lo stop a nuovi inceneritori. Poi Salvini l’8 agosto ha fatto cadere tutto. In quei 14 mesi abbiamo avuto molte difficoltà sui territori e abbiamo capito che ci serviva una struttura. I territori di tutta Italia ci chiedevano sempre più risposte, a problemi ed esigenze diversissime, e così abbiamo pensato a costruire una squadra che potesse dare queste risposte ai cittadini. Questa squadra, il Team del Futuro, e i facilitatori regionali, hanno ricevuto il vostro voto positivo. Il team sarà pronto entro la fine dell’anno (in ritardo a causa della crisi di Governo improvvisa, ad Agosto). Insieme, abbiamo gestito la nascita del Governo con il Pd, ascoltando tutti. Non è una novità che io fossi quello più scettico. Ma questa ipotesi di Governo ha ricevuto il record di sempre di voti sulla piattaforma Rousseau, ha anche il pieno sostegno di Beppe Grillo che – come ricorderete – ci ha riunito ad Agosto per condividere questo percorso insieme a tante persone che sono pilastri del MoVimento e che hanno dato il loro sostegno in diverse occasioni, e ha ricevuto l’ok del 99% del gruppo parlamentare.
E’ stato difficile cambiare coalizione di Governo in una estate, lo ammetto. E’ stata durissima non vedere riconfermati alcuni dei nostri Ministri, è stato difficilissimo creare un programma in pochi giorni, per me non è stato semplice per nulla ed è per questo che alzavo la voce sui 20 punti del
Programma. Punti che parlavano di ambiente, di giustizia sociale, di economia sostenibile.

Ora siamo qui e abbiamo realizzato un’altra impresa. E abbiamo dimostrato davvero di essere postideologici: abbiamo accettato di lavorare con forze politiche di destra o di sinistra. Facendo un nuovo Governo Conte, con una forza politica diversa. Qualcuno dice che l’abbiamo fatto per le poltrone. Io dico che l’abbiamo fatto perché altrimenti l’Italia avrebbe avuto un governo che per prima cosa avrebbe cancellato la legge anticorruzione e rimesso la prescrizione e, magari, fatto eleggere Berlusconi presidente della Repubblica. Qualcun altro dice: “non vi fidate del Pd”, “attenti”, “non fatevi fregare”. Io dico a tutti: la fiducia si dimostra! E in questo caso alla prova dei voti in Parlamento. E la prima prova di questo Governo è il taglio dei parlamentari. Va fatto nelle prime due settimane di ottobre. Perché qualsiasi cosa accada, alla fine voglio poter dire a tutti che siamo riusciti in una riforma che gli italiani aspettavano da decenni. E poi la vera prova del nove per noi e per questo Governo sarà la legge di bilancio di dicembre. Il minimo sindacale è evitare l’aumento dell’iva. Si rischiava che ogni famiglia pagasse circa 540 euro in più l’anno prossimo. E poi c’è tanto da fare nella stessa legge: dobbiamo dare ai lavoratori un salario minimo e abbassare le tasse. Altrimenti che cavolo ci stiamo a fare al Governo?

Mentre facciamo questo, c’è sempre la questione immigrazione. Perché non voglio che questo governo inizi a minimizzare una situazione così complessa. Abbiamo intrapreso una strada che sta dando risultati e vogliamo proseguire.

So che sono stati mesi difficili, so che è dura. So che non riusciamo a riprendere fiato da anni, con elezioni ed elezioni che si susseguono ogni mese. Ma non possiamo fermarci ora.

E allora ecco che nei prossimi mesi dovremo prendere altre decisioni epocali che ci riguardano. In queste ore il gruppo dei verdi europei ha votato a favore di un dialogo con il MoVimento 5 Stelle. Significa che, forse, c’è la possibilità di entrare nella grande famiglia europea dei verdi. Per noi sarebbe un grande salto, significherebbe rafforzare la nostra identità a livello europeo legandola ai temi dell’ambiente.

La seconda importante decisione è sulle regionali. Inutile indugiare. In Umbria c’è un’emergenza. C’è stata una giunta al centro di uno scandalo di corruzione sulla sanità. Che vogliamo fare? Metterci a dire quanto sono cattivi gli altri e quanto siamo bravi noi? Secondo me è il caso di trovare un modo per cui, insieme ad altre forze, diamo la possibilità a qualcuno di esterno ai partiti di cambiare questa regione e certe logiche.

Qualcuno mi chiede “ma nelle altre regioni?”. E io rispondo “una cosa alla volta”. Ogni regione è una storia a sè. Iniziamo dall’Umbria. Poi valuteremo, insieme, il resto. Ci saranno 8 regioni che vanno al voto da qui a maggio. Attrezziamoci per liberarle dalla solita cappa di politicanti. Solo così potremo rendere un servizio.

Io credo che sia arrivato il momento di fare un altro salto. La vita è una scelta continua, un cambiamento continuo, è fare i conti con la realtà, che spesso è scomoda e non ci piace. Nel nome “Movimento” c’è la nostra natura. Se vogliamo cambiare il Paese, dobbiamo guardare in faccia la realtà e prenderci la responsabilità di fare le migliori scelte possibili, tenendo sempre ben presente che il nostro obiettivo è un Bene superiore. Il 4 ottobre compiamo 10 anni. E dobbiamo guardare ai prossimi 10.
Forza!

Luigi Di Maio

Facebook dal post di Maria Volpe e foto dal post di Cosimo Adelizzi

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