Alla Leopolda è il giorno del gran finale l’intervento di Matteo Renzi. “Non vogliamo staccare la spina al governo, questa legislatura arriverà alla conclusione”. Ma nelle parole dell’ex premier non mancano critiche al governo: “Non capisco che cosa abbia fatto di male il ceto medio per essere tartassato così da tasse inutili”. Non mancano i riferimenti a Salvini: “Pensi al Papeete, noi ci occupiamo di governare”. E ancora: “Pensavo fosse Don Rodrigo, ho scoperto che è un don Abbondio”. Tra i tanti curiosi accorsi a Firenze, anche l'agente dello spettacolo Lele Mora. "Sono venuto a salutare Renzi, per curiosità. Ero mussoliniano? Io sono mussoliniano ma la simpatia di un amico non si discute - ha detto Mora ai giornalisti - Renzi mi ha invitato, ha detto vieni a salutarci e sono venuto.
"Perché sono vestito di nero? La camicia nera va sempre bene, snellisce", ha spigato Mora, che tuttavia non sembra intenzionato a prendere la tessera del nuovo partito Italia Viva. "No, niente tessere. Se è la nuova Forza Italia? Beh, lo spero per Renzi", ha aggiunto. Una madamin sul palco della Leopolda: Giovanna Giordano, tra le promotrici della mobilitazione dei 40 mila Si' Tav a Torino e' intervenuta nel corso della tre giorni fondativa di Italia Viva: "Tav e' parte di un sistema europeo importantissimo, un modo per restare aggangiati all'Europa e al mondo, non solo per i torinesi. Quando parliamo di tav parliamo di infrastrutture fondamentali per il Paese", ha spiegato Giordano ricordando, poi, la nascita del movimento piemontese a favore della Tav che, partito dai social, ha portato in piazza decine di migliaia di persone. "Adesso dobbiamo reinventare il futuro della Val di Susa liberata dai camion, e di Torino".
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dall'articolo di LaStampa.it