Marco Travaglio traccia la sua analisi del risultato del voto in Umbria nel suo editoriale su Il Fatto Quotidiano. Secondo il direttore l'unica vincitrice è Giorgia Meloni. "Se le elezioni regionali in Umbria fossero un test nazionale - e lo sono per il 2% dell'elettorato - andrebbero confrontate con le europee del 26 maggio: si scoprirebbe che l'unico partito che guadagna voti è FdI", scrive Travaglio, "a spese di FI , mentre ne perde 17 mila persino la Lega trionfante, malgrado la candidata del centrodestra sia una leghista di ferro". Insomma, Matteo Salvini "non ha espugnato l'Umbria l'altroieri: l'aveva già conquistata a maggio, anzi addirittura nei due anni precedenti, con le vittorie in quasi tutti i comuni. E il Pd aveva perso ogni speranza, dopo 49 anni di governo ininterrotto, il 12 aprile, con la retata che s' era portata via mezza giunta e mezzo vertice locale". I 5Stelle, in quei giorni, erano ancora al governo con la Lega ed era anche grazie ai loro esposti in Regione che l'inchiesta era partita: eppure, alle Europee, avevano quasi dimezzato i voti delle Politiche di un anno prima.
Già allora le dinamiche nazionali c'entravano poco: la maggioranza degli umbri, impoveriti e indignati da una lunga crisi industriale e morale, aveva già scelto di cambiare tutto dopo mezzo secolo buttandosi sul partitone che dava più garanzie di vittoria e aveva già un candidato forte, la sindaca di Montefalco Donatella Tesei".
Articolo di www.liberoquotidiano.it