È colpa loro. Sembra essere questa la sintesi del sondaggio fatto dall’Istat e pubblicato nel corso della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne. I numeri parlano chiaro: oltre un terzo degli italiani intervistati, infatti, ritiene che – il più delle volte – stia alla donna sottrarsi ad abusi e violenze sessuali e che se non lo fanno è una loro scelta. Il tema rientra tra gli stereotipi che diventano ancor più la coperta di Linus del sentito comune leggendo il numero di chi dà la colpa al modo di vestire delle donne. L’Istat ha pubblicato il risultato di questo sondaggio che fa rabbrividire. Il 39,3% degli italiani intervistati, infatti, «ritiene che una donna è in grado di sottrarsi a un rapporto sessuale se davvero non lo vuole». Quasi il 40%, oltre un italiano su tre. Insomma, secondo il sentimento italico la donna vittima di molestie e abusi è responsabile di quel che subisce, perché potrebbe ribellarsi ma non lo fa. Dati che fanno emergere un pensiero che è quasi dominante nella società nostrana.
Violenza sulle donne, gli stereotipi degli italiani
E se questi numeri non bastano, a render peggiore la situazione è quel 23,9% degli italiani intervistati ritiene che buona parte delle violenze sessuali, molestie e stupri non sia colpa dell’uomo. O, almeno, non solo sua. Un quarto di loro, infatti, sostiene che spesso e volentieri sia proprio la donna a provocare questo tipo di violenze attraverso il loro abbigliamento. Pensiero preoccupante ma che, frequentando il mondo dei social, sembra essere molto apprezzato da tante persone che, leggendo notizie di stupri e violenze, commenta con il classico: ‘poteva non mettersi la gonna’.
Colpa della gonna
L’ultimo dato da brividi, se questi due non fossero sufficienti, arriva da chi ritiene responsabile (in parte) di uno stupro o una violenza subita la donna che beve o fa uso di sostanze stupefacenti. Per il 15,1% degli italiani (ovviamente si tratta di un campione, seppure rappresentativo), una serata alcolica può giustificare la violenza da parte di un uomo su una donna. Neanche nel Medioevo si ragionava così.
(foto di magazinedonna.it e da Pixabay)
Articolo di ENZO BOLDI per Giornalettismo.com