Prescrizione: Italia Viva vota con l’opposizione al Senato. L’ira di Conte: “Inaccettabile, serve un chiarimento”
La maggioranza si spacca in commissione Giustizia al Senato. L’emendamento sulla prescrizione al decreto intercettazioni proposto dal deputato di Forza Italia Enrico Costa è stato bocciato con 12 voti a favore e 12 contrari (il pareggio al Senato equivale a un no). Ma a rompere l’unità della maggioranza è stato il voto del senatore di Italia viva Giuseppe Cucca, che ha votato insieme all’opposizione. Immediata la reazione del premier Giuseppe Conte: penso che “Italia viva debba darci un chiarimento, ma non lo deve dare al sottoscritto ma a tutti gli italiani. I ricatti non sono accettati da nessuno”. “Il comportamento di Italia Viva è inaccettabile, non si può ammettere che una forza di maggioranza un giorno voti con le opposizioni e uno minacci di sfiduciare un ministro della Giustizia che è anche il capo delegazione del partito di maggioranza”, aggiunge il premier.
Davide Casaleggio: “Servizio televisivo vomitevole da parte di Rai3 su Rousseau e il M5S”
“Stasera (10 febbraio, ndr) ho visto un servizio televisivo vomitevole da parte di Rai3 su Rousseau e il Movimento 5 Stelle. Ho visto persone allontanate dal movimento per inadeguatezza da mio padre citare frasi inventate di mio padre per darsi un tono e far finta di esserne stati amici. Ho visto persone che stanno affrontando in questi giorni il tribunale per diffamazione essere trattate come fonti autorevoli”. Lo ha denunciato il presidente dell’Associazione Rousseau, Davide Casaleggio. “Ho visto un giornalista pubblicare una nota stampa di risposta a due domande che mi erano state recapitate e che evidentemente ha ritenuto fosse troppo lunga e ha deciso di censurarne una parte. Capisco che, ad esempio, sapere che le fonti intervistate sono state portate in tribunale non faceva forse gioco alla trasmissione,” ha spiegato ancora Casaleggio in una nota diffusa sui social. “Volete sapere quali sono i clienti italiani di Cambridge Analytica? Vi do un indizio. Il MoVimento non lo è stato. I giornalisti lo sanno bene e hanno già gli elementi per identificare chi invece lo è stato, ma forse per qualche motivo non vogliono andare fino in fondo. Preferiscono restare sulla viscida linea dell’insinuazione verso il MoVimento.
Calabrese (M5S): «Repubblica ci ricasca e diffonde nuovamente una sequela di falsità sul bando di Roma Capitale per gli 'open bus'»
«Recidivi. Repubblica ci ricasca e diffonde nuovamente una sequela di falsità sul bando di Roma Capitale per gli “open bus”. Definirle bufale è dir poco». Lo ha denunciato il consigliere di Roma Capitale, Pietro Calabrese. « Il giornale stavolta sostiene che il bando per il rilascio delle autorizzazioni al servizio di trasporto pubblico di linea Gran Turismo è stato bocciato dal TAR. Niente di più falso. Il Tribunale ha sospeso il bando in maniera pre-cautelare in attesa dell’udienza del 19 febbraio, data in cui si pronuncerà eventualmente su misure cautelari vere e proprie,» ha spiegato l’esponente pentastellato in un post pubblicato sulla propria pagina Facebook. «Repubblica riporta affermazioni che non sono assolutamente presenti nel decreto pre-cautelare. Le elenco per darvi un’idea precisa di cosa stiamo parlando: “gravi irregolarità, gara sospesa”; “mancanza di trasparenza amministrativa”; violazione della par condicio tra i partecipanti alla gara”. Le attribuisce tutte al Tar. Senza pudore. Peccato che nel decreto queste frasi non siano presenti. Forse erano troppo impegnati a cavalcare una tesi precostituita invece di concentrarsi sui fatti,» si legge ancora nel post di Calabrese.
«Forse Repubblica» ha commentato il consigliere 5Stelle «ha confuso le carte e invece dell’ordinanza ha riportato le affermazioni dei ricorrenti, presenti negli atti di impugnazione. Follia allo stato puro.
Travaglio: «La Consulta ha deciso di salvare dalla galera i corrotti eccellenti, tipo Formigoni»
«In sintonia con questo clima di restaurazione da Congresso di Vienna all’amatriciana, la Consulta ha deciso di salvare dalla galera i corrotti eccellenti, tipo Formigoni, che una norma sacrosanta della Spazzacorrotti aveva escluso dalle pene alternative al carcere». Così il direttore del Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, nel suo editoriale di oggi. «I soliti falsari si sono affrettati a dire che dunque la legge di Bonafede è incostituzionale: nulla di più falso,» rimarca il giornalista. Travaglio prosegue spiegando che «la Corte ha dichiarato illegittima la sua applicazione da parte di molti giudici ai condannati per reati commessi prima della sua entrata in vigore: quella che qualcuno chiama “interpretazione retroattiva”, come se le regole dell’esecuzione della pena fossero norme penali sostanziali, dunque applicabili solo per i reati commessi dopo la loro approvazione (in base al principio della “norma più favorevole al reo”)». Ma si tratta – continua – di una «balla sesquipedale: nessuno può essere condannato per un reato e a una pena non previsti quando commise il reato; ma poi il luogo e le modalità dell’espiazione della pena dipendono dalle norme in vigore al momento della condanna (in base al principio “tempus regit actum”)».
E ora Salvini farà la vittima
E ora, finita la discussione parlamentare, comincerà la passione. Perché con il voto che autorizza il processo a Matteo Salvini, comincerà, vi è da scommettere, un lungo, lunghissimo tempo di retorica del vittimismo, con il difensore dei sacri confini messo sotto accusa da un sistema istituzionale che preferisce la difesa dei diritti a quella della patria. Questo sarà il canovaccio della lunga battaglia salviniana – una vera e propria campagna elettorale ― che appesantirà il discorso pubblico nei mesi a venire. Un canovaccio già anticipato dalle dichiarazioni salviniane in aula: “La difesa della patria è un sacro dovere, ritengo di aver difeso la mia patria, non chiedo un premio per questo ma se ci deve essere un processo che ci sia. In quell’aula non andrò a difendermi ma a rivendicare quello che, non da solo, ma collegialmente abbiamo fatto”. Quindi, lui non deve difendersi, sono le istituzioni, in questo caso i magistrati, che dovranno difendersi dall’accusa del’ex ministro di essere, loro, i veri ostacoli a chi vuole perseguire l’interesse nazionale.
ATTACCO A TRE PUNTE - Bellanova sul Foglio, Renzi sul Tempo e Boschi su Repubblica per avvertire il Governo che la corda può spezzarsi. “Sulla prescrizione non molliamo”
Non è un bluff, la corda può spezzarsi, il Governo è avvisato. Italia Viva scende in campo con la macchina comunicativa nella battaglia sulla riforma della prescrizione. Matteo Renzi sul Tempo, Maria Elena Boschi su Repubblica e Teresa Bellanova sul Foglio, tre interviste per avvertire il Governo che “contro il giustizialismo non molliamo”. Renzi sul Tempo. “Ma quale miccia? Noi stiamo dicendo una cosa banale: c’è una legge sulla prescrizione Bonafede-Salvini che è un obbrobbrio giuridico, come la legge Spazzacorrotti che perfino l’avvocato generale dello Stato si è rifiutato di difendere, cosa mai successa nella storia repubblicana, e noi da sei mesi stiamo chiedendo: ‘La cambiamo?’.
Italia viva, minaccia continua. Renzi prepara la terza trappola.
Anche oggi Renzi vota con l'opposizione sulla prescrizione. Anche oggi va sotto. Ma già prepara la terza trappola per domani: in Cdm o su un altro emendamento. Vertice di maggioranza d'urgenza a via Arenula. Teresa Bellanova ed Elena Bonetti domani, all’ora di cena, potrebbero dar vita a uno strappo doloroso. È convocato per le 20 il Consiglio dei ministri nel quale il governo vuole dare il via libera al disegno di legge sulla prescrizione. “Noi siamo sempre stati contrari, e lo rimaniamo – spiegano da Italia viva, il partito delle due ministre – Se il contenuto è quello prospettato non vediamo cosa cambia”. Traduciamo: se Giuseppe Conte, d’intesa con Alfonso Bonafede e con tre dei quattro partiti di maggioranza (M5s, Pd, Leu), proporrà il disco verde alla sua mediazione che prevede – in breve – il blocco dei termini della prescrizione solo per chi viene condannato, la delegazione di Matteo Renzi al governo dirà di no. Se chiedendo di mettere agli atti la propria contrarietà, votando contro o clamorosamente uscendo dalla sala del Consiglio, è ancora presto per dirlo.
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Il deputato M5S Buffagni rilancia Davigo: ‘L’impunità uccide la giustizia’
Il deputato del Movimento 5 Stelle ha condiviso sul suo profilo Facebook un’immagine che rievoca la posizione presa dal magistrato Piercamillo Davigo in merito allo stupratore rimesso in libertà a seguito della prescrizione del reato. “CHI DIFENDE LA PRESCRIZIONE?” commenta Buffagni, “i processi in Italia sono troppo lunghi? Bene, lo sappiamo tutti”. “Ora qual è la soluzione?” chiede il pentastellato, e propone due soluzioni: “Lasciamo che crimini come questo rimangano impuniti, con la prescrizione”, oppure “tagliamo i tempi dei processi, con la riforma della Giustizia”. “L’impunità uccide la giustizia! Per me e per il MoVimento 5 Stelle, i cittadini italiani hanno diritto a processi più brevi ma anche alla certezza della pena. Basta impuniti a piede libero!” conclude.
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I renziani di Italia Viva votano di nuovo con Salvini, Berlusconi e Meloni. Ma il lodo Annibali sulla prescrizione viene bocciato
Non passa con 49 voti contro e 40 a favore l’emendamento di Italia viva al Milleproroghe per rinviare al 2021 la riforma Bonafede. Nelle commissioni Affari costituzionali e Bilancio della Camera si ripropone l’asse tra il partito di Renzi e quelli del centrodestra. L'ex premier: "1 a 0 per loro, vediamo come finisce al Senato". I dem: "Il 2-0 per lui sarà quando, votando con Salvini, farà cadere il governo?". Intanto Fi deposita un altro emendamento per cancellare la riforma: questa volta al decreto intercettazioni in discussione alla commissione del Senato. I renziani votano con la destra per la seconda volta in due giorni. Ma pure il secondo tentativo di affossare la riforma della prescrizione fallisce. Le commissioni congiunte Affari costituzinali e Bilancio della Camera hanno bocciato il lodo Annibali, l’emendamento di Italia Viva al Milleproroghe per rinviare di un anno la riforma di Alfonso Bonafede: 49 hanno votato contro, soltanto 40 invece a favore. Hanno votato sì i renziani, insieme ai deputati dell’opposizione e quindi Lega, di Forza Italia e Fratelli d’Italia. Contrari i parlamentari della maggioranza.
“L’Irpef non è più equa”. Riforma del fisco, il governo apre il tavolo: dal quoziente familiare francese all’aliquota personalizzata tedesca, ecco i modelli
Le preferenze dei partiti di maggioranza si dividono tra il sistema d’oltralpe, che favorisce le famiglie, e la progressività continua alla tedesca. In entrambi i casi un contribuente con reddito medio basso pagherebbe meno. Ma se non si trovano risorse la riforma dovrà essere a gettito invariato (penalizzando qualcuno). A Parigi un contribuente con redditi medio-bassi paga migliaia di euro di imposte sui redditi in meno rispetto a un italiano, grazie a un'ampia fascia di esenzione e un coefficiente che dipende dal numero di componenti del suo nucleo. A Berlino invece il dovuto viene calcolato con una formula matematica che evita i salti tra uno scaglione e l'altro: un sistema che piace a Leu e Pd. Il governo ha annunciato una legge delega entro la primavera. Gli esperti: "L'Irpef non è più equa, troppi regimi sostitutivi che sfuggono alla progressività". Fisco alla francese o alla tedesca? Quello che conta per il contribuente italiano a medio reddito è che entrambi i sistemi di tassazione gli consentirebbero di risparmiare migliaia di euro ogni anno, soprattutto se ha familiari a carico.
Prescrizione, Orlando: “Nel 2013 il Pd la pensava come Bonafede. Anche molti renziani. La mia riforma? Mediai col centrodestra”
Il numero due del Pd ricorda come "molti parlamentari, alcuni anche che stanno con Renzi oggi, sostenevano l’esigenza di interrompere la prescrizione con il primo grado di giudizio". Italia viva, infatti, ha spesso citato Orlando quando ha rivendicato l'intenzione di tornare alla riforma che porta il nome dell'ex guardasigilli. Che ricorda come quella legge sia nata dal dialogo con Alfano e Verdini: "Fui io che feci una mediazione con il centrodestra. Sempre sulla giustizia c'è l’esigenza di una mediazione, perché abbiamo avuto nel corso di questi anni posizioni molto diverse". I renziani hanno provato più volte a tirarlo per la giacchetta. Loro si battono per ripristinare la riforma della prescrizione che porta il suo nome e lui invece cerca un accordo col Movimento 5 stelle? Andrea Orlando, però, sa quale è il gioco dell’ex presidente del consiglio.
Gregoretti: da Senato via libera a processo per Salvini. La Lega esce dall’Aula al momento della votazione. L’ex ministro: ‘Aggressione politica, decida un giudice’
Contestato al leader del Carroccio il sequestro di persona per i 131 migranti che rimasero bloccati quattro giorni sulla nave della Marina militare, prima di sbarcare ad Augusta il 31 luglio scorso. Il Senato ha deciso di mandare a processo Matteo Salvini per il caso della nave Gregoretti. Palazzo Madama ha dato il via libera all’autorizzazione a procedere contro l’ex ministro dell’Interno. Le Lega, su indicazione del suo stesso leader, è uscita dall’Aula e non ha votato. A favore del processo Pd, M5s, Leu e Iv. Contrari Forza Italia e Fdi. I banchi del governo sono rimasti vuoti per tutto il tempo: la scelta è stata fatta per “rispetto che si deve al Senato per un atto di competenza esclusiva del Parlamento”. Il tribunale dei ministri di Catania contesta a Salvini il sequestro di persona per i 131 migranti che rimasero bloccati quattro giorni sulla nave della Marina militare, prima di sbarcare ad Augusta il 31 luglio scorso.
Corrao (M5S) attacca stampa e tv: ‘Incredibile che nessuno parli degli incontri tra Berlusconi e il boss Graviano’
“Quando vi chiedono all’estero di spiegare l’Italia fatelo con questa immagine. Un Paese dove dei presunti incontri tra il leader assoluto del centrodestra, 4 volte premier, e uno spietato boss della mafia ergastolano, ne parlano solo 2 giornali (Il Fatto Quotidiano e La Notizia) e nessuno in tv”. Questo è lo sfogo dell’europarlamentare del M5S Ignazio Corrao in merito al fatto che solo due testate hanno diffuso la notizia riguardante i presunti incontri tra Silvio Berlusconi e il boss mafioso Giuseppe Graviano. “Nello stesso Paese – prosegue Corrao – per una carriola nel giardino del padre di Di Maio si è fermato il mondo, con droni e collegamenti di tutti i media per settimane”. “Non credo ci sia bisogno di aggiungere altro – conclude il pentastellato -. Si può continuare a discutere dell’abbigliamento di Achille Lauro”.
Gubitosa (M5S): «Le Sardine dopo i Benetton difendono anche i VITALIZI? Stanno con il popolo italiano o con la casta?»
«Le Sardine dopo i Benetton difendono anche i vitalizi??? Mah.. non le capisco proprio, stanno con il popolo italiano o con la casta?». Se lo chiede su Facebook il deputato del Movimento 5 Stelle Michele Gubitosa, commentando le dichiarazioni del leader del movimento delle Sardine, Mattia Santori, sulla manifestazione dei 5Stelle contro la restituzione dei vitalizi che si terrà sabato a Roma. Ieri Santori ha dichiarato che «Il M5S nel momento in cui il dl sicurezza, ad esempio, ha smantellato tutta una serie di servizi di integrazione, torna a occuparsi di vitalizi: non credo che abbia seguito l’attualità dell’agenda di governo». Gubitosi commenta: «Dopo i Benetton difendono anche la piazza. Io queste sardine non le capisco proprio. Ma come si fa a dire che scendere in piazza sia strumentale. Proprio loro che sono stati i primi nei mesi passati a scendere nelle piazze».
Rai, scoppia il caso dei 600 dirigenti e famigliari in trasferta al Festival
Sul caso indaga il ministero dell’Economia. Secondo l’azienda, i dirigenti avevano tutti un compito da svolgere per il Festival. In Rai non c’è stato neanche il tempo di esultare per i successi di ascolti e incassi pubblicitari dall’ultimo Sanremo, che dal fronte interno è già scoppiata un’altra grossa grana. Il collegio sindacale ha chiesto spiegazioni ai vertici di viale Mazzini sugli oltre 600 fra dirigenti e collaboratori che sono stati in trasferta per il Festival. Un caso al centro anche di un’interrogazione parlamentare del Pd, che ha messo in moto il presidente del collegio sindacale, Carmine Di Nuzzo, ispettore della Ragioneria dello Stato, accompagnato dai due membri, Giovanni Ciuffarella e Maria Teresa Mazzitelli, dirigenti del ministero dell’Economia.
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LA VICENDA DEI RIMBORSI ELETTORALI Fondi Lega, Cassazione: truffa PRESCRITTA ma resta la confisca dei 49 milioni
Prescritto il reato di truffa per Umberto Bossi e Francesco Belsito. Quest’ultimo resta responsabile del reato di appropriazione indebita: per lui ci sarà in questo caso la rideterminazione della pena in Appello. Lo ha deciso la Cassazione, che si è pronunciata sull’esito del processo di secondo grado che ha visto imputati Belsito e l’allora leader del Carroccio, Umberto Bossi, sulla vicenda della truffa dei rimborsi elettorali al partito tra il 2008 e il 2010. Un procedimento che ha avuto come conseguenza la confisca dei 49 milioni alla Lega. Confisca confermata dai giudici di Cassazione, mentre cadono le confische personali per Bossi e Belsito. Confermate le condanne per i revisori Diego Sanavio e Antonio Turci, accusati di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato.
Abolizione canone Rai: c'è la proposta di legge del M5Stelle
«Oggi ho depositato presso gli uffici della Camera il testo definitivo della mia proposta di legge sull’abolizione del canone Rai». Lo annuncia in una nota diffusa dall’agenzia stampa Adnkronos la deputata pentastellata Laura Paxia, membro della Commissione Vigilianza Rai ed autrice della proposta che avevamo anticipato in addio al canone Rai: ecco la nuova legge. La Paxia coglie l’occasione dell’annuncio per difendersi da alcuni attacchi che la avevano raggiunta: «Ci tengo a smentire le polemiche che si sono sollevate in merito a questa mia proposta, molte infondate, altre che sembravano quasi mirate alla diffusione di notizie pretestuose e false. Qualcuno addirittura ha espresso le proprie perplessità alla norma, senza nemmeno visionare il testo in questione sostenendo che il servizio pubblico, qualora venisse eliminato il canone, non sarebbe tutelato come di dovere». «Ci tengo a smentire tutto ciò – prosegue Paxia – ribadendo l’impegno costante per la tutela del servizio pubblico della Rai che, attraverso le nomine d’ispirazione pubblica oltre che la supervisione dalla Commissione Parlamentare di Vigilanza Rai, continuerebbe a godere a 360 gradi dei propri diritti e delle proprie tutele. La mia proposta punta a modificare i limiti di affollamento pubblicitari della Rai equiparandoli a quelli delle televisioni private.
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'5 Stelle News', nasce il giornale del Movimento
Dopo le critiche alla stampa, alla fine il M5S si è fatto un suo giornale. Debutta oggi '5 Stelle News', l'approfondimento informativo del MoVimento 5 Stelle a cura degli uffici comunicazione del M5S e dell'Associazione Rousseau. Un volantino con un resoconto delle più importanti notizie pubblicate sul Blog delle Stelle "per conoscere le principali iniziative dei portavoce del MoVimento all'interno e all'esterno delle istituzioni; gli eventi, le battaglie, i provvedimenti del Governo per migliorare la vita di tutti i cittadini italiani". Il giornale è disponibile in formato digitale, ma è possibile anche scaricarlo e stamparlo. Nel primo numero non poteva mancare l'appuntamento di sabato in Piazza Santi Apostoli: "La casta ci riprova. Il 15 febbraio tutti in piazza a Roma contro i vitalizi", il titolo d'apertura del foglio.
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Licheri (M5S): «Noi siamo quelli che hanno dato da mangiare a 5 milioni di poveri»
«Non siamo noi quelli che hanno generato 5 milioni di poveri assoluti: siamo quelli che gli hanno dato da mangiare. Non siamo noi quelli che hanno generato i lavoratori precari: siamo quelli del decreto dignità. Siamo quelli che hanno fatto pagare l’IMU alle piattaforme petrolifere». Così il Movimento 5 Stelle su Facebook, condividendo il video dell’intervento del senatore pentastellato Ettore Licheri a Omnibus, su La7. «A noi non importa del consenso ma di fare il bene per i cittadini italiani,» hanno ribadito i pentastellati. «I grandi giornali e i grandi gruppi editoriali come e quanto parlano dei risultati raggiunti dal MoVimento 5 Stelle?» si sono chiesti i 5Stelle. «Sul Movimento 5 Stelle c’è da sempre un pregiudizio da parte di certa stampa. E voi, dite che non c’entra nulla chi controlla i media?» hanno concluso i 5Stelle.
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“Cambridge Analytica ha manipolato i dati di 87 milioni di utenti su Fb”
Parla per la prima volta Brittany Kaiser, ex dirigente di Cambridge Analytica. L'intervista di Danilo Procaccianti andrà in onda questa sera alle 21.20 su Rai3 nell'inchiesta "Tutti spiati?" Per la prima volta in un programma televisivo italiano, in un’intervista esclusiva concessa a Danilo Procaccianti nell’inchiesta di Presa Diretta “Tutti spiati?” che andrà in onda stasera alle 21.20 su Rai3, Brittany Kaiser, l’ex dirigente della società accusata di aver manipolato i dati di 87 milioni di utenti su Facebook, spiega come milioni e milioni di informazioni personali siano state utilizzate per la propaganda elettorale negli Stati Uniti e non solo. E che rapporti ci sono stati con i partiti politici italiani.
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I renziani valutano la sfiducia contro Bonafede
Scontro sulla prescrizione. Giachetti minaccia il ministro: "Se insiste presenteremo una mozione". Mentre Renzi insiste sul Lodo Annibali e preannuncia la "mossa del cavallo". “Noi andremo fino in fondo contro il blocco della prescrizione, contro questa riforma che riteniamo liberticida. Se siamo anche disposti a far cadere il governo? Stasera avremo la riunione dei gruppi, dovremo decidere cosa fare”. A ricordarlo su Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, è Roberto Giachetti. Il deputato di Italia Viva anticipa che “quello che posso dire è che se loro, e in particolare Bonafede, vogliono continuare con una forzatura di questo tipo, certamente, al di là di quello che succederà con il governo, il ministro Bonafede si troverà una bella mozione di sfiducia. Questo è pacifico”. Sulla questione era intervenuto già il leader di Italia Viva Matteo Renzi, nella sua enews: “A proposito di prescrizione, leggo commentatori e colleghi degli altri partiti che si augurano che noi molliamo il colpo.
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Cervello, il buon risveglio dipende dalla suoneria della sveglia
Da uno studio australiano emerge che esiste un chiaro rapporto tra il tipo di tono utilizzato e la nostra percezione in termini di sensazione di risveglio lento e rallentato. L’obiettivo è chiaro: trovarsi prima possibile nelle migliori condizioni per svolgere la propria attività, dopo il giusto sonno. Per raggiungerlo, però, occorre superare la prova della sveglia. Sia che abbiate sul comodino le vecchie care “cipolle” delle nostre nonne, con le due campanelline pronte a trillare al momento desiderato, sia che abbiate scelto soluzioni ben più tecnologiche come il tablet o lo smartphone che segnalano con un crescendo di toni più o meno fastidiosi che è ora di alzarsi, i suoni che ci fanno riaprire gli occhi sono il primo momento della nostra giornata. Come tali, andrebbero scelti con la dovuta attenzione, in base alle preferenze di ognuno, e non solo perché ci danno il buongiorno (più o meno voluto), ma perché possono indirizzare meglio le capacità dell'organismo e renderlo più attivo fin dai primi attimi della giornata.
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5 fumetti per prepararsi a San Valentino
La festa degli innamorati è dietro l’angolo: meglio iniziare a prepararsi adeguatamente sin d’ora per arrivare a San Valentino con il giusto spirito romantico. Certo, una maratona di film romantici può sortire l’effetto sperato, ma gli appassionati di fumetti potrebbero preferire tuffarsi con il naso tra le pagine di una bella graphic novel, magari da tenere a mente anche come regalo per la dolce metà. Ecco allora le opere migliori per vivere e rivivere tutte le emozioni dell’amore: dal colpo di fulmine all’ansia da separazione. Perché, in fondo, si sa che le migliori storie romantiche (da leggere, non da sperimentare sulla propria pelle) sono quelle in cui vi è anche un po’ di struggimento.
Paola Taverna: «Io, ex paninara, sogno che la politica torni al servizio dei cittadini»
La vicepresidente del Senato, irriducibile dei pentastellati, è data tra i favoriti alla successione di Di Maio: «Ho una relazione sentimentale col Movimento». E’ irriducibile. Nel Movimento Cinque Stelle che perde consensi, capi politici e truppe dissidenti, Paola Taverna incarna l’ortodossia grillina. Il toto-leadership pentastellato la vede tra i favoriti per la successione a Luigi Di Maio. Commenta: «Sono discorsi precoci. Il Movimento ha bisogno di tutti noi al massimo delle nostre possibilità. Conclusi gli Stati Generali di marzo, ci faremo altre domande». Aggiunge: «La militanza per il M5S è come una relazione sentimentale. C’è la fase dell’innamoramento e poi quella dell’amore. Io amo il Movimento e quando si ama lo si fa anche se ci sono problemi».
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Mangiare plastica (5 grammi a settimana) e non sentirlo
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Frecciarossa deragliato: che cosa è realmente accaduto la notte prima su quei binari
La ricostruzione dell’intervento sullo scambio che ha poi provocato il disastro. Indagati 5 operai. Oggi esperti esamineranno il luogo e le comunicazioni fra tecnici e base di controllo di Bologna. E' lo scambio ferroviario al chilometro 166+771 il «punto zero» da cui partire per ripercorrere le fasi del disastro di Ospedaletto Lodigiano. Su quello scambio hanno lavorato cinque operai di Rete ferroviaria italiana fino a un’ora prima della tragedia. E quello scambio in posizione «deviata» è per inquirenti e investigatori della Polfer la causa del deragliamento del Frecciarossa 1000, della morte dei due macchinisti Giuseppe Cicciù e Mario Dicuonzo,
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Offerte luce, tariffe monorarie o biorarie? Ecco come riuscire a risparmiare sulla bolletta elettrica
Perché erano importanti le tariffe biorarie: La differenza tra le tariffe monorarie e le tariffe biorarie è stata una conseguenza diretta della richiesta di energia elettrica da parte dei consumatori: di giorno se ne consuma molta di più, mentre la notte e nei weekend il consumo scende. Il prezzo relativo al consumo dell’energia non è dunque distribuito uniformemente, ma varia in relazione alla fascia oraria. Conoscere questa differenziazione era, fino a qualche tempo fa, davvero rilevante in quanto permetteva alle famiglie di concentrare l’utilizzo degli elettrodomestici che consumano più energia in determinate ore del giorno, riuscendo così a risparmiare sulla bolletta della luce. Cosa è cambiato nel tempo e quali sono i motivi per i quali il meccanismo delle fasce orarie non permette di ottenere gli stessi risparmi di una volta?
«È morto Alessandro Haber», il tweet di Rai2 per Maledetti amici miei scatena la polemica sui social: era solo uno SCHERZO!
«È morto Alessandro Haber. L'attore si spegne all'età di 72 anni negli studi Voxson di Roma durante la puntata di Maledetti Amici Miei». Così su Twitter Rai2 ha lanciato la puntata di Maledetti amicdi miei, scatenando nelle ore successive molte reazioni fortemente polemiche. Rai2 ha fatto poi seguire spezzoni del programma, in corso, fino a chiarire di fatto che Haber era vivo e vegeto, solo vittima di uno “scherzo” dei suoi colleghi di trasmissione. In tanti comunque, a ridosso del tweet di Rai2, hanno commentato la 'notizià come se fosse vera, molti gli interventi dolenti cui, via via che la verità si faceva strada, sono seguiti commenti decisamente negativi. Fra questi ultimi anche quello di Giancarlo Leone, ex dirigente Rai di lungo corso, dal 1983 al 2016: «Di pessimo gusto vestirla come una notizia vera. Oltre ogni limite», scrive Leone. Sulla stessa linea molti altri commenti quali, per fare solo qualche esempio, «Come direbbe lui: 'SIETE DELLE ME...E!!!'», «Penso sia 1 scherzo idiota. Che sia un hackeraggio o che sia stato scritto veramente dall'addetto RAI. Questo è il mio pensiero», «la rai non può fare questi scherzi per avere audience .. non si scherza con la morte..»,
Prescrizione, Renzi: «Non accetteremo mai di diventare grillini»
Il leader di Italia viva ha ribadito il suo no al Lodo Conte bis. E mette le mani avanti: «Nessuno vuol far cadere il governo». Lo aveva già fatto in settimana, ma anche il 9 febbraio il leader di Italia viva Matteo Renzi ha voluto ribadire il suo no al Lodo Conte bis, ovvero alla riforma della prescrizione. «La legge Bonafede cambierà – ha scritto l’ex premier su Facebook -. Come e quando cambierà dipende dalle arzigogolate tattiche parlamentari. Ma noi NON ci fermeremo finché gli avvocati e i magistrati continueranno a dire che le proposte di Bonafede sono incostituzionali. Ci vorranno settimane di dibattito parlamentare ma non abbiamo fretta. Fare i populisti riesce a tutti, fare politica no. Nessuno vuol far cadere il governo ma non accetteremo mai di diventare grillini. Meno che mai sulla giustizia».
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Generazione 1.500€. Ricercatori italiani, un’eccellenza precaria e sottopagata
Guadagnano in media 1500 euro al mese. Arrivano alla stabilizzazione intorno ai 50 anni. E sempre più spesso decidono di abbandonare il nostro Paese. Lo scenario. Una schiera di almeno tremila precari della ricerca biomedica – la metà del totale – sta avviando un percorso verso una minima stabilizzazione. Un’attesa durata anni e che solo a fine 2019, dopo tante proteste, si è in parte sbloccata. In parte, perché come è emerso Francesca Colavito, una delle protagoniste della ricerca dello Spallanzani di Roma sul coronavirus, è l’emblema della precaria con un co.co.pro. Proprio a fine dicembre è comunque partito il meccanismo della “piramide del ricercatore”, etichetta introdotta dall’ex ministra della Salute Beatrice Lorenzin e avviata dall’attuale ministro Roberto Speranza, che definisce il percorso verso qualche maggiore tutela, benché sul fronte stipendio non cambi moltissimo. Il reddito annuo è inferiore ai 25 mila euro lordi. Non proprio stellare, di sicuro imparagonabile in confronto agli altri Paesi.
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MAFIE Graviano parla di Berlusconi: “Da latitante lo incontrai tre volte. Nel 1993 a cena insieme. Soldi di mio nonno investiti in tv e Milano Tre”
“Nel dicembre 1993, mentre ero latitante, incontrai Berlusconi a Milano. Berlusconi sapeva come mi chiamavo. E sapeva che ero latitante da dieci anni. Alla riunione ha partecipato anche mio cugino Salvo e con Berlusconi c’erano persone che non conoscevo. Dovevamo discutere dell’ingresso di alcuni soci nelle società immobiliari di Berlusconi”. Lo ha detto il boss di Cosa Nostra, Giuseppe Graviano, detenuto dal 1994 e condannato all’ergastolo, durante la sua deposizione in videoconferenza nel processo ‘Ndrangheta stragista a Reggio Calabria, in cui è imputato. “I venti miliardi di lire investiti sono finiti nella costruzione di Milano 3? No, tutto ciò che ha costruito (Silvio Berlusconi, ndr), c’erano le televisioni, Canale 5, Mediaset, Milano 3”.
La7: scontro Paniz-Taverna: “Perché non paga una casa a sua madre con i 17mila euro di stipendio?”. “Taccia. Pensi al suo di vitalizio”
Scontro a Non è l’Arena di Massimo Gilletti, su La7, tra l’esponente di Forza Italia Maurizio Paniz e la senatrice del Movimento 5 stelle Paola Taverna. “Alla senatrice che parla molto di giustizia sociale, ricordo che con i 17mila euro che prende come vicepresidente del Senato potrebbe anche prendere sua mamma, toglierla dalla casa popolare, darle un appartamento, pagarle l’affitto e lasciare che quell’appartamento vada a chi ne ha diritto”, attacca l’azzurro. “Non le permetto di parlare di mia madre non sapendo neanche come stanno le cose al livello giuridico. Lei ha fatto una delle sue più brutte figure perché mia madre ha perso una causa che ha fatto legalmente come cittadina e oggi vive a casa mia, in un appartamento a Torre Maura di 50 metri quadri. Io non prendo nessun emolumento in più perché come Movimento mi taglio lo stipendio e ho restituito 300mila euro. Taccia“, risponde la vicepresidente di Palazzo Madama.
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