Vitalizi, Antonio Padellaro: 'Non è vero che Di Maio protesta contro se stesso e il governo'
Antonio Padellaro, ospite al programma televisivo “Otto e mezzo” in onda su La7, parlando della protesta di Di Maio e del M5S contro i vitalizi, ha sottolineato che Di Maio non andrà a protestare contro se stesso e il governo, ma contro quegli atti parlamentari come il ripristino dei vitalizi. “Non c’entra il governo con atti che appartengono all’autonomia del Parlamento, come quello del taglio dell’indennità dei parlamentari”, si tratta invece, ha spiegato, “di una battaglia che fece da tempo il Movimento 5 Stelle” ed ecco perché di fronte al tentativo di rimetterla in discussione, hanno deciso di scendere nelle piazze. Il giornalista ha sottolineato tuttavia, che il Movimento vuole fare concorrenza alle sardine perché “nel momento in cui occupano le piazze, e i 5 Stelle le desertificano, c’è un tentativo di riconquistare la piazza” ma bisogna tenere presente che “le sardine hanno avuto successo quando riempirono le piazze, non quando hanno cominciato a parlare con i loro leader in televisione o facendo le foto in giro” quindi “questo ritorno in piazza dei 5 Stelle, è con una spinta nuova, con una visione nuova, anche del proprio futuro”.
Morra: «Graviano fa il nome di Berlusconi al processo "’Ndrangheta stragista" ma la notizia non trova spazio in giornali e tg»
«Meglio parlare di Sanremo, vero? Giuseppe Graviano parla al processo “’Ndrangheta stragista” di Reggio Calabria, fa il nome di Silvio Berlusconi, “incontrato tre volte mentre ero latitante”, ma la notizia non trova spazio nei titoli dei tg della sera (eccetto Mentana) e sulle prime pagine di quasi tutti i giornali (solo Il Fatto Quotidiano dà il giusto risalto alla cosa)». È quanto denuncia il senatore M5S e presidente della Commissione Antimafia, Nicola Morra. «Come avvenne col blitz di Gratteri contro la ‘ndrangheta, anche stavolta si preferisce non parlare di mafia,» sottolinea Morra. «L’informazione» osserva il senatore «commette un errore gravissimo. Sappiamo quanto sia vitale alla democrazia una buona informazione e quanto essa influisca sulla cultura del Paese». «Il silenzio, al contrario, dà vita alle mafie che di esso si nutrono da sempre,» scrive ancora Morra, che lancia l’appello: «Chiedo alla stampa italiana una maggior attenzione alle notizie di mafia e di antimafia, anche se non ci sono episodi di sangue da commentare e raccontare».
Conte difende il reddito di cittadinanza dopo le critiche del Fmi
Secondo il premier la misura non può essere valutata a meno di un anno dalla sua entrata in vigore. Ma per il Fondo monetario internazionale gli assegni troppo alti disincentivano la ricerca di un lavoro. «La valutazione di una misura complessa quale il Reddito di Cittadinanza, che richiede, proprio in riferimento alla componente di attivazione sociale e lavorativa, il rafforzamento dei relativi servizi, non può essere effettuata, sarebbe irragionevole, a meno di un anno dalla sua entrata in vigore, in quanto richiede un tempo congruo per poterne valutare con completezza l’efficacia», ha detto il premier Giuseppe Conte rispondendo al Question Time al Senato. La riforma «è in linea con le migliori pratiche di welfare già sperimentate in Ue», ha aggiunto, «resta fermo l’impegno del governo ad attuare nella sua massima potenzialità il Reddito di Cittadinanza, al fine di migliorarne la capacità di contrasto alla povertà e di incentivare il reinserimento socio-economico, nell’ambito della definizione dell’Agenda 2020-2023».
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Basta multe: i limiti di velocità segnalati da Android Auto
L’immagine allegata più avanti nell’articolo non è di qualità eccelsa, ma utile per confermare l’arrivo di una importante funzionalità destinata a Google Maps su Android Auto: quella relativa ai limiti di velocità. Disponibile da ormai quasi un’anno nella versione mobile dell’applicazione, sembra essere in fase di rollout anche per il sistema di infotainment. Android Auto segnalerà i limiti di velocità: La prima testimonianza è arrivata da un utente di Reddit. Segnalazioni in tal senso sono poi giunte sia dagli Stati Uniti sia da paesi europei come la Norvegia e il Regno Unito. Questo fa sperare in una distribuzione già avviata a livello globale e che potrebbe richiedere un’attesa tutto sommato breve prima di poter vedere la caratteristica comparire in ogni abitacolo compatibile con la piattaforma. Tornerà utile durante la navigazione anche per non incappare in violazioni del codice stradale e di conseguenza in multe spesso salate. Restando in tema Android Auto, nei giorni scorsi ha fatto il suo debutto un’altra feature dedicata alla sicurezza di chi guida: la possibilità di disattivare le notifiche così da evitare distrazioni potenzialmente pericolose, aiutando il conducente a mantenere gli occhi ben fissi sulla carreggiata.
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Giornata contro il bullismo: «I social mettano limiti ai commenti»
Oltre il 50% dei ragazzi tra gli 11 e 17 anni ha subito episodi di bullismo. Tra chi utilizza quotidianamente il cellulare il 22,2% riferisce di essere stato vittima di cyberbullismo secondo i dati la Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale per la Giornata Nazionale contro il Bullismo e il Cyberbullismo. Il 72,6% dei ragazzi intervistati ritiene giusto ricevere regole per usare la rete, ma solo nel 55% delle famiglie vengono date limitazioni sull’uso della rete o regole di comportamento. Sono i social stessi a cercare di arginare i fenomeni d’odio in rete. Twitter sperimenta quest’anno la possibilità di consentire agli utenti di decidere chi può rispondere ai loro tweet. Nelle conversazioni si pongono limiti ai gruppi di persone in grado di replicare a un post sul social network: da conversazione aperta a semplice dichiarazione a cui nessuno può replicare.
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La maggioranza si spacca sulla prescrizione, Italia Viva dice no.
La maggioranza si spacca sul nodo giustizia. Pd, Leu e M5s raggiungono l’accordo sulla riforma del processo penale e sulla prescrizione, secondo il lodo cosiddetto Conte bis. Italia viva si dissocia. E’ l’esito del vertice sulla giustizia che si è tenuto ieri sera a Palazzo Chigi. A chi gli chiede come faranno al Senato, senza i voti di Iv, il ministro di giustizia Alfonso Bonafede dice: “Ognuno si assumera’ la sua responsabilita’”. L’aut aut di Italia viva, che ha intimato al ministro della giustizia Alfonso Bonafede di “cedere” sul lodo Annibali e di ritornare alla Orlando, è arrivato a pochi minuti dall’inizio del vertice di maggioranza, causando l’irritazione del M5s.
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Roma, Calabrese (M5S): 'Grazie ai nuovi bus acquistati da Raggi la mobilità pubblica migliora vistosamente, ma i giornali non ne parlano'
“Sui giornali ogni giorno si straparla di corse perse, di un’azienda di trasporto pubblico inefficiente. La grande stampa dedica pagine e pagine alle critiche di fantomatici esperti o opinionisti sul ‘disastro Atac’. Ma se le corse perse sono sempre meno, proprio grazie ai nuovi bus acquistati senza debiti Atac dalla Raggi, guai a parlarne. Infatti oggi, dopo i dati pubblicati ieri da Atac, zero notizie”. Lo scrive su Facebook l’assessore ai trasporti di Roma, il pentastellato Pietro Calabrese. “Se con la messa in strada dei nuovi 227 mezzi da agosto a novembre 2019 si ottiene un incremento dell’ 8% dei km percorsi – prosegue l’esponente del MoVimento -, è logico aspettarsi che con i 328 bus che arriveranno quest’anno la percentuale aumenterà fino a raggiungere i 101mln km nel 2021”. “È quanto previsto nel piano di concordato, e guarda caso, non lo ricorda mai nessuno – continua Calabrese -. Ma è lo stesso piano che prevedeva delle corse ‘perse’, non è una novità su cui fare titoli giorno per giorno. Del resto, se non hai i bus come fai a raggiungere i km previsti nel contratto fatto dagli espertoni oggi all’opposizione?”.
Super Trump Party. "L'impeachment è stata una vergogna, un'ingiustizia politica"
La festa del presidente dopo l'assoluzione: "Ho attraversato l'inferno senza aver fatto nulla di male". Radioso sventola il Washington Post: “Hanno fatto di tutto per distruggerci”. ″È stata una vergogna. Una grande ingiustizia portata avanti da gente bugiarda. Non so se un altro presidente sarebbe riuscito a superare questa situazione”. Ora che “l’inferno è finito”, Donald Trump è un vulcano finalmente libero di eruttare. Mercoledì il Senato lo ha assolto nel processo di impeachment dalle accuse di abuso di potere e ostruzione al Congresso, e lui può finalmente lasciarsi andare. Esultare, accusare, rilanciare. Da mesi su Twitter lancia i suoi anatemi contro le “bufale” e la “caccia alle streghe” orchestrata dai democratici. Ma ora può finalmente raccontare la sua versione della storia, e lo fa dal suo hotel nel centro di Washington, il Trump International Hotel. “Questa non è una conferenza stampa o un discorso, è una festa”. Una “celebration” per festeggiare la fine di “una vergognosa ingiustizia politica”. “Sapevano che ero innocente ma volevano infliggermi un danno politico”, attacca Trump, ricordando come prima ancora dell’Ucrainagate ci sia stata “la caccia alle streghe” del Russiagate. Mesi e mesi di indagini che non hanno portato a nulla, solo “bullshit”, “stronzate”. E tutto ciò malgrado gli sforzi di “Hillary Clinton e del partito democratico”, che “raccolsero milioni di dollari per danneggiarmi”.
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Carta Canta, Travaglio su Loft: “I trucchi degli avvocati dei potenti per arrivare alla prescrizione”
Marco Travaglio, nel quinto episodio di ‘Carta Canta’, la rubrica settimanale di attualità politica disponibile in esclusiva su Loft ogni giovedì alle 19, spiega come gli avvocati – la stessa categoria che l’1 febbraio scorso ha protestato contro il consigliere del Csm ed ex pm di Mani Pulite Piercamillo Davigo, lasciando l’aula del Palazzo di giustizia di Milano, dove si teneva l’inaugurazione dell’anno giudiziario – hanno utilizzato cavilli e manovre dilatorie per far ottenere la prescrizione ai loro clienti, in particolar modo a due clienti eccellenti come Silvio Berlusconi e Cesare Previti. Il direttore de Il Fatto Quotidiano fornisce gli esempi dei processi in cui sia l’ex premier che l’ex ministro della Difesa si sono salvati grazie all’intervento della prescrizione o delle leggi ad personam.
Prescrizione, c’è l’accordo Pd-M5s-Leu dopo vertice. Renziani confermano il no. Bonafede: ‘Si prenderanno le loro responsabilità. Lunedì il via libera alla riforma’
Tre forze di governo su quattro siglano un accordo sul cosiddetto “lodo Conte bis”, che fa scattare il blocco della prescrizione dopo la condanna in primo grado e lo fa diventare definitivo dopo una seconda condanna in appello. Ma Italia si mette di traverso e fa sapere agli alleati che non sosterrà questa mediazione. Dem, 5 stelle e Liberi e Uguali d'accordo sul cosiddetto lodo Conte bis: prevede meccanismi diversi tra assolti e condannati e lo stop definitivo della prescrizione dopo la seconda condanna. Si valuta un decreto legge, mentre la prossima settimana il ddl delega per velocizzare i processi sarà sul tavolo del Consiglio dei ministri. Italia viva conferma il no. Il guardasigilli: "Viene il momento in cui si deve accettare che ci sono tre forze che hanno accettato l’accordo e una no". Il dem Verini: "Italia viva ferma e rigida nelle sue posizioni". Chigi: "Conte interessato a una riforma complessiva".
I bulloni-antifurto stampati in 3D e impossibili da scassinare
Grazie a una tecnologia Ford che trasforma la voce del guidatore in un modello stampabile, i dadi di bloccaggio delle ruote avranno un’impronta unica impossibile da replicare. I sistemi di antifurto sono sempre più efficaci e sofisticati, tuttavia, nonostante l’evoluzione tecnologica abbia contribuito a far diminuire i furti di auto, le ultime tendenze vedono i ladri prendere di mira altre parti della vettura, come le ruote: non è certo difficile sfilarle e farsi un bel bottino, composto dapneumatici e cerchi in lega. Per scongiurare questo tipo di furti gli ingegneri della Ford hanno sviluppato dei dadi di bloccaggio unici, utilizzando la tecnologia di stampa 3D, in collaborazione con la EOC, azienda leader nelle soluzioni di fascia alta relative alla produzione additiva.
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La campagna choc a Cremona: "Meno figli per salvare il clima"
Meno figli per salvare il clima e il cibo: questa è una delle indicazioni contenute in un volantino promosso pure dal comune di Cremona. La Lega domanda le dimissioni del sindaco. La Cremona democratica non ha dubbi: per tutelare l'ambiente è necessario che l'umanità riduca il numero di figli a carico. Sembra una novità ideologica, ma la "new left" americana propaganda lo stesso messaggio almeno da un paio d'anni. Alexandria Ocasio Cortez è una delle teoriche della reductio filiale. L'origine della boutade ecologista è attribuibile alla "Filiera corta solidale in collaborazione con il Comune di Cremona, Cremona solidale, Fondazione Cariplo".
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Padre Georg silurato dal Papa. Ecco cosa c'è (davvero) dietro il "congedo" di Gaenswein
Mons. Georg Gaenswein è stato congedato da Papa Francesco. Ma quello che per il Vaticano è "ordinaria amministrazione" nasconde diversi scontri, tra cui il cosiddetto "Librogate". Monsignor Georg Gaenswein è ancora non è più il prefetto della Casa Pontificia? La domanda, per ora, non ha una risposta certa. La notizia sul "congedo" disposto da Papa Francesco è stata data dal Die Tagespost, il quotidiano che Benedetto XVI ha scelto tra tanti per coadiuvare la nascita di una fondazione di tutela del giornalismo cattolico. C'è un filo diretto che lega quella testata teutonica agli ambienti ratzingeriani. Difficile, insomma, che il Die Tagespost abbia riportato un terremoto mai avvenuto. Il diretto interessato dal presunto provvedimento papale non ha commentato.
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Gli "invisibili" migranti ragazzini: di oltre 5mila accolti in Italia si sono perse le tracce
Quasi tutti maschi (il 95%) dai 16 ai 17 anni, ma non mancano bambini tra 0 e 6 anni senza genitori o parenti. Record di albanesi (1.676), seguono egiziani, pachistani, bangladesi. L'Italia ne accoglie oltre seimila. Ma 5.383 risultano irreperibili. Dunque, invisibili e vulnerabili. Non fanno notizia, sono lontani dai riflettori e sfuggono ai radar. Sono un esercito invisibile di ragazzi e ragazze, talvolta giovanissimi, che arrivano in Italia, passano attraverso il circuito dell'accoglienza, si allontanano e fanno perdere le loro tracce. Li chiamano "Msna": minori stranieri non accompagnati. Oggi l'Italia ne accoglie oltre seimila. Ma ben 5.383 risultano irreperibili sul territorio nazionale. Invisibili e ancor più vulnerabili.
Il padrone muore di infarto, il cane veglia il corpo per 3 giorni: «Dignità che pochi umani hanno»
Si chiama Ermanno, ha 6 anni, è un meticcio maremmano. Ha vegliato per tre giorni e tre notti, senza cibo né acqua, il corpo del suo padrone morto improvvisamente. Ermanno continuava a guaire disperato. Tutto questo i vicini di Domenico Trifari, 79enne, residente a Nereto e originario di Napoli, hanno chiamato i soccorsi per segnalare che c’era qualcosa di strano. Così, i carabinieri della compagnia di Alba hanno chiamato i pompieri e il 118. I vigili del fuoco della caserma di Nereto sono intervenuti nella palazzina di via Garibaldi e hanno aperto la porta dell’appartamento in cui viveva l’anziano. L’hanno trovato, sdraiato a letto, privo di vita. Con ogni probabilità era morto per un infarto fulminante. Il medico non ha potuto far altro che constatare il decesso. Domenico aveva solo il suo amico peloso. «Vivevano in simbiosi» racconta una vicina. «Quello che non dimenticherò mai - dice Melissa, volontaria dell’Oipa Teramo - è il momento in cui i veterinari della Asl gli hanno messo il collare per portarlo via per sempre dal suo amato padrone: si è girato verso l’uomo a terra, lo ha fissato per alcuni secondi con gli occhi lacrimosi, poi si è fatto mettere il collare con una compostezza e una dignità che pochi esseri viventi hanno. Con la stessa compostezza e dignità è salito con me sul Fiorino della Asl. Una volta dentro si è alzato su due zampe per guardare fuori i due finestrini posteriori del mezzo. Così per 20 chilometri.
Influenza boom: 795mila casi in una settimana
Boom di influenza in Italia: Val D'Aosta, Lombardia, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise e Basilicata le regioni maggiormente colpite. Ci si avvicina al picco epidemico stagionale: il numero di casi stimati in questa settimana è pari a circa 795.000, per un totale, dall'inizio della sorveglianza, di circa 4.266.000 casi in Italia. È questo l'ultimo aggiornamento del bollettino Influnet dell'Istituto superiore di sanità. «Il livello di incidenza dei casi di sindrome simil-influenzale raggiunto si colloca, per ora, all'interno della soglia di intensità media», sottolinea l'Istituto superiore di sanità.
Atac, macchinisti malati già guariti: indaga l'Authority: «Una truffa rilasciare certificati senza visitare»
Miracolo all'Atac: dopo l'epidemia, la guarigione di massa. È bastato che il Campidoglio rassicurasse i macchinisti della ferrovia Termini-Centocelle, promettendo che non avrebbero perso un euro in busta paga, perché i conducenti che fino a 24 ore prima lamentavano improvvisi malanni (loro o dei figli) tanto da bloccare l'intera linea, si dichiarassero prontamente ristabiliti. E così la ferrovia ieri mattina ha riaperto puntuale, con 2 assenti su 3 tornati in servizio come nulla fosse. Dovrebbero cavarsela senza nemmeno una multa della partecipata, dato che naturalmente erano muniti di certificato medico o altri attestati, come quello della «donazione di sangue». Ma potrebbe non finire qui, perché su questa vicenda ora ha deciso di accendere un faro l'Authority degli scioperi.
‘Ostia agli ostiensi’: Salvini lancia la secessione del litorale romano
Ostia agli ostiensi. Ecco l’ultima frontiera del leghismo esportato al di là del Po: l’autonomia del litorale romano. Tra i palazzi malmessi del litorale e balconi scrostati, Matteo Salvini lancia la secessione del litorale romano. “Ci sono 280mila abitanti qui- dice durante una visita ad alcuni condomini- e in Campidoglio c’è gente che non sa manco dov’è Ostia“, che oggi un municipio della capitale. Una distanza colmabile solo con l’addio al comune di Roma. “Io sono autonomista sempre comunque“, risponde a chi gli domanda se non sia ora che Ostia diventi un comune autonomo. Salvini era stato qui tre mesi fa, all’inizio di novembre. Una lunga mattinata nelle vie più popolari.
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Sardine in piazza e Salvini annulla l’evento a Scampia
Il flash mob è previsto a partire dalla 16:30 nel piazzale della Metro di Piscinola Scampia, per ribadire "con gli abitanti del quartiere che Napoli non si Lega". Sardine protagoniste oggi pomeriggio, a partire dalla 16:30, a Napoli, piazzale della Metro di Piscinola Scampia, per ribadire “con gli abitanti del quartiere che Scampia non si Lega, che Napoli non si Lega”. “La nostra – spiegano gli attivisti – è una città che ha ormai nella sua identità l’antileghismo. E proprio per questo non dobbiamo lasciar correre, come hanno fatto altrove, perché è sul silenzio che la Lega ha costruito consenso. Partecipiamo al flashmob con determinazione, ma soprattutto con consapevolezza”.
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Blitz dell’Algeria sul Mar di Sardegna, Di Stefano (M5S): «Salvini ministro per oltre un anno a sua insaputa»
«Il solito Matteo Salvini oggi ha tuonato contro il Governo: “Giuseppe Conte riferisca sulle pretese dell’Algeria di mettere le mani sul mare di fronte alla Sardegna. Se fossero confermate le notizie di stampa […]” Rassicuro Salvini, mentre lui da Ministro dell’Interno dormiva svegliandosi ogni tanto per parlare di immigrati, noi stavamo già tutelando gli interessi italiani anche sulla questione delle nostre acque al largo della Sardegna». Così su Facebook il sottosegretario agli Esteri, Manlio Di Stefano. «Eh sì perché, nonostante lui se ne sia accorto distrattamente solo oggi grazie a qualche articolo di stampa, il decreto con cui l’Algeria ha definito la sua Zona Economica Esclusiva risale al 20 marzo 2018, addirittura prima della formazione del Governo Conte I,» sottolinea il deputato pentastellato.
Il partito sardo Unidos denuncia: 'L'Algeria si è unilateralmente presa il mare occidentale sardo'
“Con un blitz senza precedenti sul piano internazionale l’Algeria si prende il mare sardo. Dopo il tentativo della Francia sventato qualche anno fa nel nord dell’isola adesso il blitz scatta a sud ed è scritto in arabo!”. La notizia è stata data da Unidos, partito indipendentista sardo. “L’Algeria – proseguono gli indipendentisti – con decreto del presidente della Repubblica del 21 marzo del 2018, ha messo nero su bianco i nuovi confini della propria zona economica esclusiva marittima. Operazione emersa solo qualche settimana fa nell’ambito internazionale ma tenuta segreta di fatto in Italia”.
Sanremo 2020, la testimonianza di un orchestrale: «Giornate da 12 ore e 1900 euro lordi per 5 settimane di lavoro»
Il sindacato dei lavoratori della comunicazione ha denunciato i ritmi di lavoro e le paghe basse degli orchestrali impegnati in questi giorni al Festival di Sanremo: «Sono condizioni inaccettabili». Si è occupato di questo caso Peter Gomez nell’ultima puntata di Sono le Venti, trasmissione condotta dal giornalista sul Nove, con la testimonianza (in anonimo) di un orchestrale. «Il contratto è dal 3 gennaio fino alla fine del Festival, e la paga è 1900 euro lordi» ha detto l’orchestrale.
SILVIO ABBUONA 28 MILIONI A VERONICA
Un accordo mette fine alla battaglia legale sui profili economici del divorzio. L'ex premier ha rinunciato a 46 milioni di euro, l'ex moglie a 18. Silvio Berlusconi e Veronica Lario hanno raggiunto un accordo, ratificato dal Tribunale di Monza, che mette la parola fine alla battaglia legale sui profili economici del divorzio, chiudendo tutte le pendenze. Il leader di FI, assistito dagli avvocati Valeria De Vellis e Pier Filippo Giuggioli, ha rinunciato a chiedere i circa 46 milioni di euro che l’ex moglie gli doveva sulla base della Cassazione che confermò la revoca dell’assegno di divorzio. Lario, dal canto suo, ha rinunciato a chiedere 18 milioni. In sostanza, da quanto si è saputo, stamani i giudici del Tribunale di Monza (presidente del collegio Laura Gaggiotti) hanno dato il via libera all’intesa raggiunta dalle due parti. Un accordo che passa appunto per la rinuncia reciproca dei crediti e che chiude tutte le pendenze giudiziarie e, in particolare, la ‘partita’ sui pignoramenti reciproci che erano stati disposti nell’ambito del contenzioso.
Tutti assolti a Bologna per il crac di Mercatone Uno
I pm avevano chiesto condanne fino a 4 anni e 4 mesi. A processo c'erano anche le tre figlie del fondatore Romano Cenni. utti assolti a Bologna per il crac di Mercatone Uno, nel processo con rito abbreviato in cui erano imputate anche le tre figlie del fondatore Romano Cenni, scomparso nel 2017. Per i giudici il fatto non sussiste.
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Undicesimo comandamento: non sprecare
Le famiglie italiane ogni settimana buttano quasi 5 euro di cibo. Per un totale di 6,5 miliardi. Nel 2019 erano 8. Cosa sapere della Giornata per prevenire questo vizio contemporaneo. Il cibo non si butta, dicevano una volta mamme e nonne. #ilcibononsibutta, con il cancelletto che lo trasforma in hashtag, è lo slogan della Giornata nazionale contro lo spreco alimentare che si celebra il 5 febbraio e dal 2014 ha traghettato l’antica raccomandazione nell’epoca di Internet e dei social. A quanto pare, con risultati notevoli. Per la prima volta negli ultimi 10 anni lo spreco di cibo nelle case degli italiani è in calo: il 25% in meno rispetto allo scorso anno con un risparmio nel 2020 di 1,5 miliardi di euro.
Banche, la deputata M5s Carla Ruocco eletta presidente della commissione d’inchiesta
Dopo polemiche e tensioni la maggioranza ha trovato l'intesa sul nome della parlamentare già a guida della commissione Finanze a Montecitorio (incarico che dovrà lasciare). Ha ottenuto 22 voti. La deputata M5s Carla Ruocco è stata eletta presidente della commissione bicamerale d’inchiesta sulle banche. Secondo quanto si apprende ha ottenuto 22 voti. Come vicepresidenti sono stati designati il senatore Luciano D’Alfonso (Pd) e il deputato Felice D’Ettore (Fi). Ruocco ricopre attualmente anche l’incarico di presidente della commissione Finanze, dal quale però dovrà dimettersi. A dicembre scorso, proprio la scelta del nome da designare per la guida della commissione d’inchiesta, aveva creato numerose polemiche dentro la maggioranza. Ad autocandidarsi per guidare l’organismo bicamerale, fortemente voluto dai 5 stelle, era stato infatti il senatore 5 stelle Elio Lannutti. Un nome contestato da Pd e Italia viva, ma sul quale avevano espresso perplessità gli stessi 5 stelle.
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Incidente Frecciarossa, alta velocità sospesa tra Milano e Piacenza: treni deviati su percorso alternativo. Ecco quelli cancellati. Gli aggiornamenti sui treni cancellati da Trenitalia e Ntv (Italo)
Il traffico sull'alta velocità Milano-Bologna rimane sospeso e i treni sono istradati su un tracciato sostitutivo con maggior tempo di percorrenza di un'ora. Ritardi e disagi sull’alta velocità dopo l’incidente del Frecciarossa Milano-Salerno, nel quale hanno perso la vita due macchinisti. Il traffico sull’alta velocità Milano-Bologna rimane sospeso e i treni sono istradati su percorso alternativo tra Milano e Piacenza con maggior tempo di percorrenza di un’ora. Trenitalia ha messo a disposizione il numero verde 800 89 20 21. Sul sito ufficiale di Italo, si legge invece che “i treni subiranno ritardi e/o cancellazioni nella giornata odierna. Per informazioni e assistenza è attivo il numero 060708”. Inoltre, i passeggeri di Italo che hanno subito la cancellazione del proprio treno sono stati indirizzati su altri treni che effettuano regolare servizio. Per i treni regionali c’è una media di 10 minuti di ritardo. Ecco i treni nazionali che sono stati cancellati:
Vitalizi, Di Maio: ‘Conflitto di interessi nella commissione che deciderà. Vogliono cancellare le leggi M5s, il 15 febbraio manifesteremo in piazza’
“In questi giorni si stanno riprendendo i vitalizi che avevano tagliato. C’è una commissione che sta ricevendo 700 ricorsi di senatori che, poverini, rivogliono il vitalizio. E chi c’è a capo della commissione? Il senatore Caliendo, che, se quella commissione accoglie i ricorsi, avrà il vitalizio quando smetterà di fare il senatore”, così l’ex leader del Movimento 5 stelle in una diretta Facebook attacca i senatori che vogliono reintrodurre i vitalizi, aboliti proprio con una legge proposta dai 5 stelle. “È una persona totalmente in conflitto di interessi”, sottolinea il ministro degli Esteri riferendosi all’azzurro. Di Maio poi invita a scendere in piazza sabato 15 febbraio: “Sapevamo che il sistema voleva cancellare le nostre leggi ma allora c’è una sola risposta: il popolo italiano, che deve manifestare pacificamente contro questo osceno atto di restaurazione che inizia con questo atto di vitalizi. Io il 15 febbraio sarò con voi”.
Coronavirus: imbarazzo italiano: la precaria che lo ha isolato guadagna 1.500 euro al mese da sei anni
Da certi amici vi guardi Iddio, ma se lo fate pure voi è meglio. Consiglio non richiesto a Francesca Colavita, trentunenne ricercatrice precaria da 1.500 euro al mese, alla sua collega Concetta Castilletti, che precaria lo è stata sino all' età di 45 anni, e alla loro superiore Maria Rosaria Capobianchi, direttrice del laboratorio dello Spallanzani dove i cococo mettono in gabbia i virus e ci salvano la pelle: non abboccate. Ministri, parlamentari e capi di partito che adesso vi sorridono, dicono che la ricerca scientifica è la cosa più importante, vi promettono stipendi migliori e fondi più consistenti, vi stanno solo prendendo in giro. Loro sono il virus, non sono la cura.
Prescrizione: Travaglio: “Renzi? Nel 2014 disse che era inaccettabile e nel 2015 voleva bloccarla dopo il decreto di rinvio a giudizio”
“Renzi contro lo stop alla prescrizione? Noto la sua faccia tosta e la sua spudoratezza. Renzi, nel 2014, quando era presidente del Consiglio e la Cassazione dichiarò prescritti gli omicidi colposi dell’Eternit, a Casale Monferrato, annunciò ‘coram populo’ che la presrizione era inaccettabile. E disse: ‘O la vicenda non è un reato o, se è un reato ma è prescritto, bisogna cambiare le regole del gioco sulla prescrizione’”. E’ il commento del direttore de Il Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, nel corso di “Otto e mezzo”, su La7, sulla posizione di Italia Viva contro la riforma Bonafede. E spiega: “Nel 2015 il Pd, di cui Renzi, già presidente del Consiglio, era segretario, in Commissione Giustizia mise a verbale queste testuali parole: ‘La posizione ufficiale del Pd è che la prescrizione deve cessare dopo il decreto di rinvio a giudizio’. Due parlamentari del Pd, Felice Casson e Giuseppe Cucca, presentarono due emendamenti: il primo diceva che la prescrizione andava bloccata con la sentenza di primo grado e il secondo stabiliva che la prescrizione doveva decorrere non dal momento in cui il reato veniva commesso, ma dal momento in cui quello stesso reato veniva scoperto, cioè molto tempo dopo. E questo rende quasi acqua fresca la riforma Bonafede che si limita a recepire uno dei due emendamenti renziani del Pd del 2015”.
Renzi vuol sostituire Conte (con Franceschini). Stallo nel M5S: da “puri e forti” a “puri ma morti”?
Ormai è lotta al coltello. Matteo Renzi, leader di Italia Viva, ha scoperto le carte: nel mirino c’è il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Il tema spinoso è quello della prescrizione, della riforma della Giustizia del ministro Bonafede che ha fatto il pieno… di critiche, a partire dal mondo giudiziario. Renzi ha detto e ridetto che, se costretto, alla fine voterà contro. E al Senato la maggioranza andrebbe sotto con il rischio di crisi di Governo. Tutti aspettano la mossa del premier, che mercoledì riunirà un vertice per trovare la soluzione. Tra i tanti sussurri, quelli che parlano di un Renzi fortemente determinato a rimuovere Conte. Non tanto per la carica di oggi ma per quanto potrà fare nel prossimo futuro, magari creando una sua lista elettorale.
Prescrizione, Renzi a Bonafede: “Fermati finchè sei in tempo”. E lui: “Non accetto minacce”
Matteo Renzi attacca il ministro Bonafede: "Non votiamo questa follia in parlamento, si fermi finchè è in tempo". Crimi: "Resistenze indicano che è la strada giusta". “Al ministro Bonafede dico fermati finchè sei in tempo perchè in Parlamento votiamo contro la follia sulla prescrizione. Patti chiari amicizia lunga: non dite che non ve lo avevamo detto e senza di noi non avete i numeri al Senato e forse neanche alla Camera, rifletteteci bene. Non voto la barbarie sulla prescrizione, io voto civiltà”. Lo dice Matteo Renzi, nel discorso di chiusura dell’assemblea nazionale di Italia viva. BONAFEDE: NON ACCETTO MINACCE E RICATTI. “Non accetto ricatti e minacce da nessuno. E vado avanti!”. Lo scrive il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, in un post su Facebook, dopo il nuovo attacco di Matteo Renzi sulla prescrizione. “Io non credo che dobbiamo pensarla tutti allo stesso modo, ci mancherebbe- aggiunge il Guardasigilli- qualcuno dovrebbe semplicemente rendersi conto di non essere più al governo con Alfano e Verdini (che, come noto, hanno una concezione della giustizia lontana anni luce dalla mia)”.
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