guida dei servizi tedeschiHans-Georg Maaßen, guida dei servizi tedeschi e rimosso dalla Merkel nel 2018, parla del nodo dell'immigrazione. “Le Ong fanno parte del modello di business dei trafficanti di esseri umani”. Parola di Hans-Georg Maaßen, dal 2012 al 2018 alla guida dei “servizi” tedeschi, cioè l’Ufficio federale per la Protezione della Costituzione. Nato a Mönchengladbach, 56 anni, Maaßen, fu chiamato al vertice dei servizi per sostituire il socialdemocratico Heinz Fromm. È stato rimosso nel settembre 2018 dopo un incontro a tre a Berlino tra la cancelliera Angela Merkel, il ministro dell’Interno Horst Seehofer e la Andrea Nahles, a causa di uno scontro verbale con la stessa Cancelliera Merkel inerente le proteste anti immigrati a Chemnitz e per presunte simpatie per l’AfD. 

 Negli ultimi giorni il suo nome è tornato alla ribalta nel nostro Paese dopo che su twitter ha condiviso un articolo del blog Journalistenwatch in cui si afferma che la vicenda della nave Sea Watch e di Carola Rackete sarebbe una sceneggiata messa in piedi dalla tv pubblica Ard e quindi dal governo tedesco a spese dell’Italia. Una tesi che Hans-Georg Maaßen, come ci spiega un’intervista esclusiva e che vi proponiamo di seguito, “non può confermare” ma che nemmeno smentisce categoricamente.

Non credo che nessuno in Europa voglia indebolire l’Italia o il governo italiano con il fenomeno dell’immigrazione. Credo che riguardi diverse aree di interesse: i trafficanti che guadagnano molti soldi con l’immigrazione verso l’Europa – molto più che con il traffico di droga – le Ong che a volte agiscono con uno zelo religioso quasi fanatico e altre Ong che guadagnano denaro con esso – e alcuni singoli paesi europei che segretamente sono soddisfatti della destabilizzazione dell’Europa.

Crede che il vero ruolo delle Ong sia quello di salvare vite umane e basta?

La loro priorità principale sembra essere il loro zelo religioso quasi fanatico nel traffico di migranti verso l’Europa. I migranti stessi non sono la cosa più importante per questi pericolosi fanatici; sono solo i mezzi per presentare al mondo e a se stessi la loro superiorità morale. Tuttavia, ci sono certamente anche Ong che guadagnano soldi con le loro azioni. Se le Ong si interessassero davvero solo alle missioni di salvataggio in mare, non porterebbero quei migranti sulle coste europee in quanto i porti sicuri più vicini, dopo queste ”missioni di salvataggio in mare”, si trovano lungo la costa nordafricana in Tunisia, Algeria e Marocco. Paesi in cui ai tedeschi piace trascorrere le loro vacanze.

Esistono, secondo lei, dei legami fra trafficanti e Ong?

Non posso confermare l’esistenza di una cooperazione premeditata tra Ong e trafficanti. Indipendentemente da ciò, fanno parte del modello di business dei trafficanti in quanto stanno raccogliendo i migranti quasi come un servizio navetta in mezzo al mare aperto dove sono stati abbandonati dagli stessi trafficanti in barche non sicure.

Ma chi finanzia le Ong?

Presumo che le Ong siano in gran parte finanziate attraverso donazioni private.

Cosa dovrebbe fare il governo italiano nei confronti dell’immigrazione proveniente dal Nord Africa e cosa pensa delle politiche del Ministro dell’Interno Matteo Salvini? I “porti chiusi” sono una soluzione?

Dal mio punto di vista personale, la migrazione attraverso il Mar Mediterraneo dovrebbe essere immediatamente fermata. Per raggiungere questo obiettivo, è necessario impedire in primo luogo alle barche di lasciare le coste e i porti del Nord Africa, per riportare le imbarcazioni con i migranti dal Mar Mediterraneo verso il Nord Africa o altri paesi non europei e condurre in modo deciso una dura lotta contro la tratta. Siamo stati in grado di sfidare congiuntamente con successo i pirati nel Corno Africa adottando misure solide. Ora dobbiamo rompere la spina dorsale della tratta di esseri umani al fine di fermare il traffico di esseri umani.

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dall'articolo di Roberto Vivaldelli  per  it.insideover.com 

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