Il ministro della Salute Speranza: "L'indice di contagio ha iniziato la discesa, ma la battaglia è ancora nel suo pieno". Per questo, aggiunge, è necessario rispettare il distanziamento sociale. Intensificati i controlli in vista delle festività pasquali. L'Iss autorizza 50 aziende a produrre mascherine. Per ora, l’unica data sicura è quella del 13 aprile. Quando – salvo ulteriori proroghe - si allenteranno le misure di contenimento per l’emergenza sanitaria imposte dai decreti del presidente del Consiglio. Ma è impossibile – concordano gli esperti – pensare di tornare rapidamente alla normalità: la cosiddetta fase 2, quella di convivenza con il virus, ci imporrà ancora rigide distanze interpersonali, “l’unica arma per ridurre il contagio”, come l’ha definita il ministro della Salute Speranza. E per la riapertura di negozi, bar e ristoranti ci vorrà ancora del tempo: quanto, lo stabilirà l’andamento dell’indice R con zero, l’indice di contagio.
Come scrive il Corriere della Sera, adesso oscilla intorno a 1 (una persona ne contagia un’altra) ma deve scendere almeno a 0,5 per pensare di rialzare le saracinesche dei negozi, e deve arrivare praticamente a zero prima di tornare nei luoghi della socialità come stadi, locali e discoteche. Oltre a sale convegni, eventi, concerti.
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dall'articolo di F. Q. per IlFattoQuotidiano.it