Milano e la Lombardia non trainano più il Paese. Anzi. I numeri dei contagi in regione sono inspiegabili e ancora preoccupanti. Per questo Conte fa bene a prolungare la chiusura, le regole non le decide Confindustria. Ma sia selettivo. Abbiamo 30 giorni per salvarci. Ci è ignota l’Italia che verrà. Molti pensieri attraversano la mente di cittadini qualunque, che abbiano o no paura del futuro, di cittadini che svolgono attività imprenditoriali o commerciali a rischio, di lavoratori dipendenti che non sanno se troveranno la loro fabbrica. Pochi si accorgono che la maggioranza del popolo italiano (e la stragrande maggioranza dei suoi giovani) sta dando una prova di disciplina e di solidarietà sociale senza precedenti. ... MILANO NON TRASCINA PIÙ L’ITALIA. È difficile dire se possiamo contare su una parte della classe dirigente. Sicuramente non possiamo contare su una parte della classe dirigente confindustriale che vuole la riapertura senza porsi il problema di quel che può accadere. È fallita la classe dirigente lombarda. Milano non trascina più l’Italia, è diventata la sua palla al piede. La Lega è riuscita nel miracolo di una secessione di fatto che ha danneggiato il Nord.
La pressione per riaprire viene da più parti. Viene dall’economia, viene dalle piccole famiglie con bambini che non reggono più la clausura (problema serissimo), viene da attività produttive che vorrebbero aprire ma temono di essere ignorate nella loro specificità.