L'ultima trovata di Nino Spirlì, il vice di Jole Santelli e ras di Salvini in regione, si è trasformata in un boomerang. Il passato è d’obbligo perché, dopo le polemiche scatenate, l’esponente leghista ha già fatto sparire dai suoi profili social quelle foto dalle quali ha preso le distanze anche lo stesso Carroccio. Ha invitato a consumare calabrese pubblicando una foto di un supermercato di una catena finlandese. Il tutto mettendoci il logo della Regione e della Lega. È l’ultima trovata di Nino Spirlì, il vicepresidente della Calabria che aveva promosso sui social la campagna Scegli calabrese. Il passato è d’obbligo perché, dopo le polemiche scatenate, l’esponente leghista ha già fatto sparire dai suoi profili social quelle foto dalle quali ha preso le distanze anche la stessa Lega. “Non abbiamo prodotto questa campagna (il logo inoltre non è nemmeno quello corretto)”, si sono affrettati scrivere in una nota i responsabili regionali del Carroccio. Il dibattito era ormai era partito e, dal Pd passando per il Movimento Cinque Stelle, tutti hanno puntato il dito contro Spirlì, giornalista, scrittore, editore, opinionista e autore televisivo, un tempo esponente di Forza Italia – quando a Taurianova ha intitolato un circolo a Dudù, il cane di Silvio Berlusconi – e oggi ras della Lega in Calabria e proprio per questo imposto da Matteo Salvini alla governatrice Jole Santelli.
“A questo serviva l’ingresso della Lega nel governo della Regione Calabria?”, si domanda il consigliere regionale Pippo Callipo, che il centrosinistra aveva candidato come governatore. “A usare i prodotti calabresi e il logo istituzionale della Regione per fare propaganda a un partito che, tra l’altro, ha sempre disprezzato noi e la nostra cultura? – continua – Se si vuole sostenere chi produce e chi consuma calabrese lo si faccia con atti concreti, non con ‘campagne’ che fanno emergere solo luoghi comuni e scarso senso delle istituzioni”.
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dall'articolo di Lucio Musolino per IlFattoQuotidiano.it