Roma, l’ora di punta spalmata dalle 8.30 alle 11.30.  Bus e metro fino alle 23.30, esercizi commerciali aperti fino alle 21.30 ma take away e delivery consentiti anche oltre, ora di punta spalmata dalle 8.30 alle 11.30 e l’80% dei dipendenti capitolini in smart working. E poi stazioni, bar e locali sorvegliati speciali con droni a sorvolare i parchi che iniziano a riaprire i cancelli, prime fra tutte Villa Borghese e Villa Pamphilj. Si sveglierà così Roma il 4 maggio, giorno della ripresa per un cauto allentamento del lockdown dopo 55 giorni di serrata. Varata ieri sera l’ordinanza sul trasporto pubblico (che impone l’obbligo di mascherina, la capienza al 50% su ogni mezzo, l’installazione di dispenser con gel igienizzante nelle stazioni, e la possibilità di saltare le fermate se il mezzo è già pieno) oggi la Regione ha emanato le norme per i locali che riapriranno.

Anche in questo caso c’è l’obbligo per i clienti e per il personale di indossare guanti e mascherine, distanziamento, gel igienizzante ed è vietato il consumo sul posto.

Zaia: «Il Veneto può aprire tutto». Il Veneto può aprir tutto. Ovviamente su base solida di una certificazione che ci dà il Comitato scientifico. Ma noi potremmo, in linea di principio, affrontare qualsiasi tipo di apertura». Così il presidente del Veneto, Luca Zaia, secondo cui «il tema è capire se tutti noi entriamo nell’ordine delle idee che non è finita e che stiamo convivendo col virus. La mascherina è una delle condizioni sine qua non per fare questa battaglia». «Penso che la direzione, sentendo i vari colleghi, - ha detto - andrà verso la riapertura differenziata tra le regioni».

De Luca: «In Campania 1,25 mln di mascherine per bambini». La Regione Campania «ha prodotto 4,5 milioni mascherine e ne ha messo in produzione un altro milione e 250 mila per i bambini: è una iniziativa unica in Italia per dare una mano anche ai più piccoli». Lo ha detto su Fb il governatore della Campania Vincenzo De Luca. «Da oggi in Campania c’è l’obbligo di indossare la mascherina fuori casa e ci sono sanzioni per chi non lo fa-ricorda De Luca- Chi non la indossa è una bestia, perché non ha rispetto per gli anziani, per i bambini e per un lavoro immane che abbiamo fatto come Regione per mettere in condizione tutti di avere la mascherina».

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dall'articolo di Paola Caruso, Valentina Santarpia  per Corriere.it 

 

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