Matteo Salvini ieri è andato a dare spettacolo a Cartabianca, con una strategia di comunicazione diversa da quella che utilizza sulla sua pagina facebook, dove tende a cavalcare qualsiasi sciocchezza complottista per cavalcare l’algoritmo con il risultato di rendersi ridicolo. Non che non gli riesca anche in tv, eh? Ad esempio l’intervento di ieri sera è cominciato con una strigliata al governo sulla scuola. Salvini a Cartabianca tutto elenchi e distintivo. Ovvero, ha detto Salvini, “Gli italiani chiedono chiarezza, velocità, risposte certe. Si naviga a vista sulla scuola. Noi abbiamo chiesto risposte certe per mamme e papà” che però “non siano la scuola un po’ sì e un po’ no”. Perché il Capitano si butta sulla scuola? Perché è un problema sentito da parte degli italiani che non sanno come gestire i figli se ritornano al lavoro nella fase 2 dell’emergenza Coronavirus. Ma il segretario della Lega non ha una soluzione alternativa a quella di Azzolina sulle classi alterne da proporre, anche perché una soluzione non c’è. E infatti non appena Bianca Berlinguer gli chiede lui cosa farebbe, subito svicola:
“Nessuno pensa di riaprire le scuole adesso” ma “possiamo, a nome delle famiglie italiane e degli insegnanti, chiedere dopo due mesi di chiusura qual è il progetto per la scuola?”. Certo che puoi chiederlo ma il progetto c’è già, gli si potrebbe rispondere, e se non ti piace proponine uno alternativo tu con l’ausilio degli scienziati a tua disposizione tipo Calderoli, no?
Articolo di Alessandro D'Amato per NextQuotidiano.it