Lavoratori stranieri, nel governo braccio di ferro sull’agricoltura. M5s ripete: “No a regolarizzazione”. Zingaretti: “Piano Bellanova serve, rigidità per visibilità politica”. Continua lo scontro nell'esecutivo, con Conte che nel pomeriggio incontra una delegazione di Italia Viva a Palazzo Chigi. Il Movimento tiene il punto sulle regolarizzazioni di massa, ma nell'esecutivo è solo. Il governatore emiliano Bonaccini: "E' un'esigenza vera". Le trattative in corso avrebbero portato a un compromesso: una proroga di tre mesi (invece dei sei chiesti da Iv e Pd) del permesso di soggiorno per i braccianti cui è scaduto il contratto come lavoratori stagionali. La misura riguarderà il settore agricolo, ma anche il lavoro domestico. Continua il botta e risposta all’interno del Governo e il tema cardine rimane quello della regolarizzazione dei lavoratori stranieri proposta dalla ministra delle Politiche Agricole Alimentari, Teresa Bellanova, che ha minacciato le dimissioni in caso di bocciatura.
Intervenuto a Uno Mattina su Rai 1, il capo politico del Movimento 5 Stelle, Vito Crimi, ha ribadito la posizione dei vertici, anche se all’interno del M5s non tutti sono compatti su queste posizioni, che esclude la regolarizzazione di massa: “Noi diciamo no alla regolarizzazione degli irregolari. Se il nostro obiettivo è sostenere l’agricoltura allora dobbiamo lavorare a misure per garantire il mercato, ma la soluzione non è la regolarizzazione, come se in agricoltura lavorassero solo migranti irregolari, un assunto sbagliato”. Gli ha risposto, ai microfoni di SkyTg24, il segretario del Partito Democratico, Nicola Zingaretti, insinuando anche che l’oltranzismo pentastellato sia legato anche a motivazioni di “visibilità politiche”: “Spero si trovi una soluzione – ha dichiarato – Il piano proposto è corretto. Quel piano è un’esigenza sotto tanti aspetti. C’è rigidità soprattutto per ragioni di visibilità politiche”.
....................
dall'articolo di F. Q. per IlFattoQuotidiano.it