Navigli gente2 690x362All'ora dell'aperitivo il centro della movida milanese viene preso d'assalto, come prima della pandemia. Tanti capannelli e molte mascherine abbassate. L'ira del sindaco: "Immagini vergognose. Se le cose restano così, chiudo anche l'asporto. Poi lo spiegate voi ai ristoratori. Non è un guardie e ladri, non è un gioco". Istituto superiore di Sanità: "Immagini preoccupanti, mantenere le distanze e usare le mascherine". Il primario del Sacco: "Questo è il momento della responsabilità, l’ingresso nella fase 2 non è un liberi tutti". Nel week end 1.100 agenti della Locale per controllare parchi e aree verdi.  La zona più famosa della movida milanese aveva cominciato a ripopolarsi già dal 4 maggio, ma le immagini dei Navigli presi d’assalto dalla folla, registrate giovedì pomeriggio, hanno fatto scoppiare la polemica: a parte qualche mascherina che si intravede qua e là, sembrano foto scattate la scorsa primavera, quando non esisteva il distanziamento sociale.

Un happy hour in piena regola: tanti capannelli, ragazzi seduti ben più vicini del fatidico metro ‘di sicurezza’, mascherine sì, ma molte – troppe – abbassate sul mento o sul collo. Sui social si è scatenata un’ondata di critiche, considerando anche che la Lombardia è una regione ancora in bilico: da sola, registra la metà dei nuovi dei contagi accertati ogni giorno in Italia.  L’ultimatum di Sala: “O cambiamo o chiudo i Navigli” – Immagini “vergognose“, le definisce il sindaco Beppe Sala. “Non permetterò che quattro scalmanati senza mascherina mettano in discussione tutto ciò”. Per questo annuncia più vigili e avverte: o si cambia, o si chiudono di nuovo i Navigli. “Potevamo essere inconsapevoli due o tre mesi fa, anche io lo sono stato, ma non ora, dopo tutto quello che abbiamo visto”. E annuncia: “Io non sono un politico da metafore, sono un politico da atti – avverte il primo cittadino milanese – O le cose cambiano oggi, non domani, è un ultimatum, o io domani come al solito sarò qui a Palazzo Marino e prenderò provvedimenti, chiudo i Navigli e chiudo l’asporto” di bar e ristoranti. “Poi lo spiegate voi ai ristoratori. Non è un guardia e ladri, non è un gioco“. Intanto l’infettivologo Massimo Galli, intervistato da Repubblica, avvisa: “La situazione di Milano è un po’ una bomba, appunto perché in tanti sono stati chiusi in casa con la malattia. Abbiamo un numero altissimo di infettati, che ora tornano in circolazione. È evidente che sono necessari maggiori controlli”.

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dall'articolo   per IlfattoQuotidiano.it 

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