La fabbrica di negazione della realtà che esce tutti i giorni in edicola sotto la testata Libero oggi si esercita in un interessante tentativo di raccontarci che no, non è vero niente … Da qualche tempo c’è un incubo che popola le notti di Matteo Salvini: quello dei sondaggi. Come dimostra anche l’ultima media delle rilevazioni pubblicata da Youtrend/AGI, la Lega è in calo e con il Carroccio va a picco anche la popolarità del Capitano. Come hanno spiegato alcuni sondaggisti ieri all’AdnKronos, questo dipende da una serie di fattori e il primo è Giuseppe Conte: nell’emergenza Coronavirus “Salvini è contrario al governo, ma il governo, con la sua tenuta ha vinto, gli italiani, per oltre l’85% hanno aderito alle richieste di Conte e anche tra i cittadini leghisti in tanti gli hanno obbedito”. “La gente era entusiasta – spiega ancora – è un grande venditore, appassionava, era creatore di ricchezza e mercato, era Re Mida, poi la gente però si stufa e lui ha superato il limite, ma il 25% non glielo toglie nessuno”, come ha spiegato Nicola Piepoli. Oppure “Ha completamente perso il contatto con la gente, per questo i sondaggi sono scesi in questo modo, ha perso credibilità”, come ha fatto notare Luigi Crespi.
Ciò nonostante, la fabbrica di negazione della realtà che esce tutti i giorni in edicola sotto la testata Libero oggi si esercita in un interessante tentativo di raccontarci che no, non è vero niente madama la Marchesa. Il primo argomento è di quelli davvero solidissimi:
1) Salvini vive tra la gente. Ha una leadership fisica, fatta di foto, comizi, pacche sulle spalle. Privarlo del contatto con gli elettori è come togliere il piede sinistro a Maradona. Quando potrà tornare a giocare a tutto campo, l’ex ministro si riprenderà.
E sorvola su un punto piuttosto importante. Chi va ai comizi o partecipa ai bagni di folla di Salvini di solito è già un elettore del Capitano. A lui servirebbe convincere gli indecisi o riprendersi quelli che nel frattempo, delusi dal Papeete e dalle altre merde pestate in questi mesi, sono transitati da Fratelli d’Italia o magari stanno tornando a pensare al MoVimento 5 Stelle, che il Capitano aveva saggiamente svuotato nei mesi di governo con una strategia, quella sì, molto intelligente. Ma adesso come se li riprende? Il secondo argomento è altrettanto scivoloso:
2) Matteo ebbe il grande exploit nei consensi quando, arrivato al Viminale, dimostrò in due settimane che si potevano fermare gli sbarchi, mentre la sinistra da anni sosteneva che fossero una necessità. Il Covid-19 ha messo in secondo piano il problema, ma la maggioranza, con istinto kamikaze, l’ha riportato alla ribalta,pianificandola sanatoria di 600mila disperati. È un assist che la Lega non si farà scappare.
E anche qui Senaldi sogna. È vero che agli italiani è piaciuto l’Uomo Forte che se la prendeva con le Potenze Straniere (le navi delle ONG), ma è vero pure che questo è stato valido all’inizio della sceneggiata. Poi in molti si sono accorti che alla fine delle trentasei dirette su Facebook in cui Salvini diceva che quelli per sbarcare dovevano passare sul suo corpo, quelli sbarcavano e il suo corpo era altrove. Altri hanno avuto contezza del fatto che mentre il Capitano si bullava con trenta poveracci imprigionati in mare, i 600mila rimpatri promessi diventavano 6mila e, soprattutto, che la guerra del Capitano non riportava vittorie definitive mentre la magistratura si avvicinava sempre più pericolosamente alla meta.
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dall'articolo di Alessandro D'Amato per NextQuotidiano.it