“Buongiorno dottor Storace”. “Ma quale dottore, sono Francesco”. Ha i modi spicci e un po’ bruschi che sono stati cifra riconosciuta di una carriera politica fatta di successi e cadute Francesco Storace, colonnello di Gianfranco Fini, leader di quella Destra Sociale che lo ha portato fin sulla vetta della Pisana, alla guida della Regione Lazio, e a sedersi al tavolo del consiglio dei Ministri. Esponente di una destra pane e salame che tanto è piaciuta ed è stata odiata per decenni, che oggi lo vede nel partito di Giorgia Meloni alla direzione del destrissimo Secolo d’Italia. E’ tutto questo, Storace, ed è anche una delle poche voci che da quel mondo si sono levate in difesa di Silvia Romano: “Sono cattolicissimo, a livello personale mi è dispiaciuta la conversione.
Ma ci manca solo che le chiediamo se è romanista o laziale. Preferivate che tornasse dentro una bara? Perché l’unica immagine da guardare non era quella del velo, ma del suo sorriso una volta tornata. Viva. Un sorriso che mi ha conquistato”.
La sua posizione è molto, diciamo così, originale nel mondo della destra
Guardi la fermo subito: ho voluto specificare che è solo una mia opinione. Ma ritengo questo dibattito assurdo. Ci manca solo che le chiediamo se è romanista e laziale. Ma anche a destra ho sentito voci ragionevoli, penso a Crosetto o a Buttafuoco.
Hanno criticato anche Buttafuoco per la sua nota conversione all’Islam.
Io resto cattolicissimo. E se devo dirle, mi è dispiaciuta la conversione, ma a livello personale. Il problema che è molto più facile stare contro.
In che senso?
Più facile perché il nostro mondo è all’opposizione, e quindi si fa presto a criticare. Ma non si deve mai dimenticare che Silvia Romano è stata rapita quando c’era un altro governo. Immagino dunque che sia iniziata una trattativa quando Salvini era al governo, saremmo fuori dal mondo a pensare il contrario.
Però le critiche si addensano anche, se non soprattutto, sulla sua conversione. Libero titola secco: “Abbiamo liberato un’islamica”.
Perché la scelta di presentarsi con il velo è stata vista male. Io dico discutiamone. Perché un dibattito civile fa bene, voglio parteciparvi anche io. Ma ha senso aprire la discussione quando polvere si è depositata. Il giorno della festa si fa polemica? L’ho trovato estremamente fastidioso. Detto questo non solo la destra si è prestata. La foto della Romano postata dalla De Micheli con il simbolo del Pd è sciacallesca, una vergogna.
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