Imagoeconomica conte e accordoTrovato l'accordo tra Stato e Regioni per anticipare le riaperture delle attività commerciali, tenendo conto "dell’andamento epidemiologico" e nel "rispetto di protocolli di sicurezza condivisi".  Sarà quella del 18 maggio la vera Fase 2 per il nostro Paese dopo oltre due mesi di lockdown, nella quale a riprendere fiato saranno le attività commerciali, di ristoro e di cura della persona. Sono stati i governatori, sia di centrodestra che di centrosinistra, a spingere il governo centrale ad anticipare il giorno inizialmente stabilito per le riaperture, che doveva essere il primo giugno, tenendo conto “dell’andamento epidemiologico” e nel “rispetto di protocolli di sicurezza condivisi”. 

 Ed è stato il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia, ad assicurare ieri, prima del vertice con i governatori a cui hanno partecipato anche il premier Giuseppe Conte e il titolare della Salute Roberto Speranza, che presto le Regioni avranno le linee guida dell’Inail, anticipando che “ci sarà una differenziazione territoriale”. Ma, ha chiarito il ministro, “non possiamo far ripartire attività senza protocolli di sicurezza. Eventuali ordinanze regionali, emesse prima delle nuove misure, dovranno essere riformulate, a tutela della salute pubblica e della sicurezza sul lavoro”.

In sostanza la responsabilità sarà delle singole regioni, se i contagi diminuiranno potranno avere il via libera più attività: da giovedì prossimo, e poi per ogni settimana, il Ministero della Salute renderà noti infatti i report territoriali della situazione epidemiologica, così da capire come potrebbero essere ordinate riaperture/chiusure a seconda dell’andamento del contagio. Il Comitato tecnico scientifico ha consegnato a Conte un documento per la rimodulazione delle misure contenitive nel settore della ristorazione, con le linee guida che dovrebbero essere approvate entro pochi giorni.

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dall'articolo di Laura Tecce  per LaNotiziaGiornale.it 

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