Il professor Luciano Gattinoni, anestesista e docente in Germania, ha detto ieri a Giovanni Floris durante DiMartedì che l’ospedale della Fiera di Milano costruito da Attilio Fontana e Giulio Gallera ospita attualmente tre pazienti. Gattinoni lo ha detto durante un intervento in cui ha parlato della “confusione” generata dalla mancata conoscenza della malattia: “Per Fiera di Milano non si sapeva come affrontare il problema. Mi sembra che i risultati siano stati molto scarsi, non si sa quanto sia costata ma attualmente ci sono tre pazienti. È successo anche a Torino, Londra, Madrid e Barcellona”. La sua edificazione è costata 26 milioni di euro. L’intervista fa il paio con quella rilasciata oggi a Fanpage da Antonio Pesenti, primario del Policlinico di Milano, nella quale il dottore annuncia che a breve l’ospedale sarà chiuso: “Io penso che noi a breve chiuderemo l’attività della Fiera e a breve intendo entro un paio di settimane”.
Nell’ospedale ci sono duecento posti in grandissima parte vuoti, ma Pesenti dice che la costruzione è stata giusta: “Come mantenere le scialuppe di salvataggio nei traghetti. Se non affondano le scialuppe sono inutili? Noi siamo dei medici e di fronte al continuo aumento della richiesta abbiamo chiesto alla direzione sanitaria della Lombardia di trovare delle soluzioni”. Qualche giorno fa il consigliere regionale al Pirellone e medico Michele Usuelli aveva detto che la Regione Lombardia aveva chiesto di trasferire senza motivo pazienti all’ospedale in Fiera. Di posti secondo Attilio Fontana ne doveva ospitare 600 (ne abbiamo già parlato). Lo abbiamo anche confrontato con le esperienze di Bergamo (sempre in Lombardia) e Napoli, dove si sono messe in piedi (o verranno messe in piedi a breve) strutture senza strombazzamenti e conferenze stampa con assembramento. La Giunta Lombarda ha avuto un piccolo problema di reperimento dei medici e i due pazienti ospitati all’inizio sono nel frattempo diventati tre.
Articolo di NextQuotidiano.it