Imagoeconomica Senato No sfiducia a BonafedePer il leader M5S Crimi è stato fermato un "tentativo di destabilizzazione non solo privo di alcun fondamento, ma ancor più grave perché orchestrato in una fase già particolarmente difficile". Il Senato ha bocciato le mozioni di sfiducia sul caso Di Matteo presentate contro il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede. Dopo l’annuncio del leader di Italia Viva, Matteo Renziche avrebbe votato contro le mozioni, l’Aula di Palazzo Madama ha prima bocciato quelle presentate dal centrodestra (con 160 no, 131 sì e un astenuto) e poi quella di +Europa (158 no, 124 sì e 19 astenuti). “Ringrazio il Senato e la maggioranza per la rinnovata fiducia, adesso torno al lavoro” ha commentato il Guardasigilli Bonafede lasciando Palazzo Madama.  C’è un Paese che vuole rialzarsi – ha commentato il capo politico del Movimento Cinque Stelle, Vito Crimi -, con passione, impegno e senso di responsabilità. Stiamo affrontando una crisi drammatica e ogni secondo del nostro tempo deve essere impiegato per aiutare famiglie, imprese, lavoratori. Questo è l’obiettivo del Governo e nulla deve distogliere la nostra attenzione. Qualcuno ci ha provato oggi, impegnando il Senato con strumentali mozioni di sfiducia al Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, rispedite al mittente.

Un tentativo di destabilizzazione non solo privo di alcun fondamento, ma ancor più grave perché orchestrato in una fase già particolarmente difficile”.  “Per Alfonso Bonafede – scrive ancora il leader pentastellato – parlano i fatti e le azioni compiute in questi due anni da Guardasigilli. Credo sia stato in grado di portare avanti il programma e gli obiettivi del MoVimento 5 Stelle come pochi altri, nel Governo. Non possiamo che essere fieri ed orgogliosi di un ministro che ha firmato quasi 700 provvedimenti per il carcere duro ai boss mafiosi, realizzato la legge anticorruzione e il Codice Rosso, istituito l’agente sotto copertura, il Daspo dalla p.a. e il carcere sicuro per i condannati, e fatto approvare in Consiglio dei Ministri quella riforma dei processi civili e penali che può finalmente dare ai cittadini una giustizia rapida ed efficace”.

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dall'articolo di LaNotiziaGiornale.it 

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