Tornare al cinema gia’ dal 15 giugno? Molto probabilmente “ci sara’ difficolta’ ad aprire le sale al chiuso e quindi, magari, si spostera’ l’apertura delle sale piu’ in la’ nel tempo” privilegiando pero’ le proiezioni all’aperto e favorendo la riapertura delle arene estive. Almeno, cosi’ la pensa il produttore cinematografico Lionello Cerri, che questa mattina ha presentato la nuova piattaforma online #Iorestoinsala. Stando all’ultimo decreto del Governo, sulla carta il 15 giugno cinema e teatri possono ripartire con le loro attivita’, naturalmente rispettando i limiti del distanziamento sociale tra gli spettatori. “Ci sono delle regolamentazioni che non permettono la riapertura del cinema al chiuso- spiega Cerri- in questo momento gli esercenti stanno chiedendo al Governo quelle che possono essere le restrizioni o gli obblighi per poter aprire le sale e si sta discutendo con il ministero dei Beni culturali per capire quali saranno le norme“.
Esercenti e produttori cinematografici chiedono due cose alle istituzioni: da una parte, di riuscire a garantire la sicurezza del pubblico; ma dall’altra, di “trovare ipotesi e soluzioni convincenti sia dal punto di vista sanitario ma anche dal punto di vista economico“. In generale, i protocolli sanitari vengono fatti “molto generali” ed e’ difficile applicarli allo stesso modo a piccole sale o a grandi locali.
Ritornare al cinema o a teatro pero’ non e’ solo una questione di sedersi fisicamente in sala in modo sicuro, ma significa qualcosa di piu’ anche dal punto di vista delle relazioni sociali. Anche se, come sottolinea Cerri in conferenza stampa, “cinema e teatri in questo momento sono luoghi al chiuso piu’ sicuri di tanti altri, perche’ attraverso le casse automatiche si riesce di default a distanziare il pubblico grazie alla piantina della sala” e’ difficile pensare che se una famiglia, o una coppia esce di casa per vedere uno spettacolo rinuci anche all’aspetto di condivisione e socialita’.
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