“Chi critica Conte propone il modello Lombardia, un ospedale da 21milioni di euro per 25 pazienti, ecco come sono stati spesi i soldi delle tasse e dei cittadini” dichiara Riccardo Ricciardi (M5s), che ha attaccato la Regione Lombardia per la gestione dell’emergenza. L'opposizione, la Lega in primis, ha subito creato caos in aula, sostenendo che erano soldi di privati cittadini, non tasse, ma i deputati di destra hanno parlato, sbagliando, senza conoscere gli incentivi alle donazioni garantite da detraibilità o deducibilità, QUINDI CON SOLDI DELLE TASSE, cioè nostri! (riportiamo dal sito CAF ACLI) Tra le misure fiscali che il legislatore, col Decreto Cura Italia, ha messo in campo per contrastare l’emergenza Coronavirus, vi sono anche gli incentivi alle donazioni effettuate nel 2020 per sostenere economicamente la lotta contro l’epidemia, garantendo poi su quelle donazioni la detraibilità o la deducibilità (ovviamente nelle dichiarazioni 2021) a seconda dei soggetti donanti. Ci riferiamo insomma all'articolo 66 del Cura Italia, che distingue in sostanza due tipologie di donatori e altrettante forme di agevolazione ai fini fiscali.
..... Dettaglio però da mettere in chiaro è il limite economico posto al beneficio, ossia le donazioni effettuate nel 2020 saranno sì detraibili nella misura indicata del 30%, ma fino a un tetto di 30.000 euro, quindi in pratica si potrà detrarre al massimo il 30% di 30.000 euro, anche nel caso in cui fosse donata una somma maggiore. ..... Di seguito abbiamo il comma secondo, quello che invece regola la deducibilità delle donazioni, ma stavolta a favore delle imprese. Quindi non siamo più in territorio Irpef (Modello 730 / REDDITI) bensì in campo Irap. Dispone il comma che: “Per le erogazioni liberali in denaro e in natura a sostegno delle misure di contrasto all'emergenza epidemiologica da COVID-19, effettuate nell'anno 2020 dai soggetti titolari di reddito d'impresa, si applica l'articolo 27 della legge 13 maggio 1999, n. 133. Ai fini dell'imposta regionale sulle attività produttive, le erogazioni liberali di cui al periodo precedente sono deducibili nell'esercizio in cui sono effettuate.”
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riportato dall'articolo di CAF ACLI