antonio pappalardo new 750x391Dopo gli assembramenti a Milano e le cariche di polizia a Roma, Repubblica oggi pubblica un identikit dei capi delle proteste contro il governo che saranno in piazza anche oggi 2 giugno, a partire dai gilet arancioni di Antonio Pappalardo che saranno in piazza del Popolo a Roma alle 14: si attendono un migliaio di persone. Il 6 giugno le frange di estrema destra del tifo daranno vita a una manifestazione a Roma promossa dal Veneto Fronte Skinhead. Pappalardo, ex generale dei carabinieri, guida la galassia dei gilet arancioni che ingloba negazionisti sul virus, ex forconi, no vax, disoccupati. Ieri ha fatto sapere in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera che vive con 3800 euro al mese mentre la sua candidatura a governatore dell’Umbria è andata come è andata. Da qualche tempo Pappalardo dice che il Coronavirus «è tutto un grave inganno» e minaccia denunce al governo e al presidente del Consiglio.

Pappalardo è stato rinviato a giudizio per vilipendio del presidente della Repubblica e sospeso dal grado di generale. Repubblica in un pezzo di Paolo Berizzi racconta gli altri gruppi: 

Sono i complottisti sovversivi che hanno invitato gli italiani a violare la quarantena. E che adesso li aizzano contro il governo. Il leader e fondatore di “Nuova Resistenza Italiana 2020” si chiama Andrea Libero Gioia, romano. È un assistente di volo dell’Alitalia. La crociata è partita con un passaparola social e grazie ad associazioni collegate: The Walk of Change e AlbaMediterranea, presieduta da Orazio Fergnani, che di Gioia è mentore. Fergnani, originario di Latina, agente di commercio, ora teorico e paladino della “pandemia inventata”. I morti Covid di Bergamo e Brescia? Per Gioia e Fergnani sono colpa di inquinamento e vaccinazioni. Con le loro tesi i sobillatori del complotto hanno convinto molti: più di 10mila gli iscritti al gruppo Telegram.

2 giugno capi proteste
Le proteste contro il governo fino al 6 giugno (La Repubblica, 2 giugno 2020)

Andrea Libero Gioia, no vax, in passato portavoce dei gilet gialli nostrani, ha dato vita al movimento Nuova resistenza italiana. Poi c’è Giuliano Castellino, leader di Forza Nuova a Roma, vicinissimo a Fiore. Su lui pesa la condanna a 6 anni chiesta dal pm per l’aggressione a due giornalisti dell’Espresso. Castellino è accusato anche di truffa perché avrebbe truffato 1,3 milioni di euro al sistema sanitario nazionale insieme a Giorgio Mosca. I due imprenditori, secondo l’accusa del procuratore aggiunto Paolo Ielo e del sostituto Alberto Pioletti, tra maggio del 2016 e dicembre 2017, dopo aver avviato alcuni punti vendita di integratori alimentari per soggetti affetti da celiachia, avevano ‘taroccato’ i buoni per acquistare cibo gluten-free e poi li presentavano alle ASL per ottenere i rimborsi.

In piazza c’è anche Luca Castellini, responsabile di Forza Nuova nel nord Italia, capo ultrà del Verona. In un video inneggia a Hitler. Noto anche per l’attacco a Balotelli: “Non sarà mai italiano”.

Poi ci sono Massimiliano Pugliese, responsabile per CasaPound dell’VIII municipio, il quartiere rosso della Garbatella a Roma, attivo soprattutto nelle iniziative contro i rom, e Giordano Caracino, leader del Veneto Fronte Skinhead, tra i protagonisti dell’irruzione a Como in un centro migranti. Tra le sue frasi: “Hitler ha fatto anche cose buone”.


Articolo di NextQuotidiano.it 

 

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