La Dda di Catanzaro ha notificato sette avvisi di conclusione indagine per corruzione e concorso esterno. Tra gli indagati anche il penalista Armando Veneto, 85 anni, originario di Palmi, ex deputato ed ex parlamentare europeo dell'Udeur, già sindaco di Palmi con il Partito popolare. Denaro in cambio della libertà, sentenze comprate e giudici pagati per far scarcerare boss e gregari della cosca Bellocco di Rosarno. L’ennesimo terremoto giudiziario è scritto nero su bianco nelle undici pagine dell’avviso di conclusione indagini notificato nei giorni scorsi dalla Dda di Catanzaro.
Secondo gli inquirenti il giudice Giancarlo Giusti (oggi deceduto) ha accettato 120mila euro per far scarcerare tre esponenti della ‘ndrangheta che erano stati arrestati dalla Procura di Reggio Calabria. Tra gli indagati c’è pure l’avvocato Armando Veneto, 85 anni, originario di Palmi, ex deputato ed ex parlamentare europeo dell’Udeur, già sindaco di Palmi con il Partito popolare. Il procuratore Nicola Gratteri, l’aggiunto Vincenzo Capomolla e il sostituto procuratore Elio Romano lo accusano di corruzione in atti giudiziari aggravata dall’agevolazione alla ‘ndrangheta. Lo stesso reato viene contestato ad altri sei indagati: Domenico Bellocco, alias “Micu u Longu”, Vincenzo Puntoriero, Gregorio Puntoriero, Vincenzo Albanese, Giuseppe Consiglio e Rosario Marcellino.
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dall'articolo di Lucio Musolino per IlFattoQuotidiano.it