Scontri e lancio di bottiglie alla manifestazione di ultras ed estremisti di destra riuniti al Circo Massimo a Roma. Tutto è cominciato quando uno dei partecipanti stava rilasciando un'intervista a un giornalista. L'uomo è stato fermato da un altro militante in modo brusco, Giuliano Castellino, che gli ha detto «nessuno è autorizzato a parlare». E' partita una lite interna che poi si è sfogata su giornalisti e fotografi presenti. Uno di questi ultimi è stato schiaffeggiato mentere si allontanava. Poi il lancio di bottiglie contro gli agenti colti di sorpresa dalla reazione degli ultrà che hanno brandito i bastoni delle bandiere contro le forze dell'ordine. Dieci manifestanti sono stati fermati dagli agenti, tra cui alcuni con la mascherina giallorossa che tiravano bottiglie contro la polizia.
La situazione dopo qualche minuto è tornata a una calma apparente, i militanti hanno preso posto all'interno del Circo Massimo davanti al palco. Un nutrito gruppetto, invece, è rimasto a "difesa" del piazzale fronteggiando la polizia schierata.
I momenti di tensione, complessivamente, sono stati tre. Il primo è partito da via dei cerchi con un gruppo di dieci che hanno chiesto di arrivare a Montecitorio o Quirinale. Respinti dalla polizia, hanno iniziato a lancia le bottiglie e o fumogeni. Il secondo quando il grosso del gruppo ha iniziato a scendere nell’arena. Il terzo quando un componente di Forza Nuova ha scalato una parete del Circo Massimo lato Viale Aventino assieme ad altri militanti. La polizia li ha respinti anche qui ma nei tafferugli ha preso fuoco una parte della parete erbosa.
Una protesta «libera e rabbiosa» contro un governo «non eletto da nessuno, probabilmente il peggiore che la nostra amata Patria abbia conosciuto in uno dei suoi momenti più difficili», era stato detto nei giorni scorsi dagli organizzatori. Qualche migliaio le anime nere della politica e delle curve calcistiche arrivate al Circo Massimo. Tra loro anche Roberto Fiore fondatore del movimento europeo Terza posizione e leader di Forza Nuova.
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dall'articolo di Camilla Mozzetti e Marco Pasqua per IlMessaggero.it