Durante la fase acuta del Covid ci hanno fatto la testa come un pallone, accusando il Governo di cialtronaggine per le imposizioni sul distanziamento sociale, le autocertificazioni e le poche deroghe agli spostamenti concesse solo ai congiunti. Li abbiamo visti tutti, no? I più autorevoli esponenti delle opposizioni, con la solita folla di ascari travestiti da giornalisti e commentatori, h24 ad edicole e le reti tv unificate, dopo ogni genere di sarcasmo ci hanno lasciato intendere che se fosse toccato a loro stare a Palazzo Chigi, allora sì che le regole sarebbero state chiare e agevoli per tutti. Poi è arrivata la fase della ripartenza e finalmente è toccato alle Regioni stabilire le linee guida sui loro territori, e il passaggio dalla protesta alla proposta ci ha confermato che dobbiamo tenerceli cari quegli incompetenti di Conte e dei suoi ministri, perché quelli sedicenti bravi sono delle schiappe inarrivabili. Più di un sospetto di tutto questo, diciamo la verità, l’avevamo avuto dal primo momento, semplicemente osservando quanto si diffondeva velocemente il virus in Lombardia, presidiata dal duo Fontana-Gallera (nella foto), a differenza di quasi tutte le altre regioni.
Ma se avessimo ancora qualche dubbio su quanto a destra siano molto più bravi di Crozza nel farci ridere, possiamo deliziarci con le norme sulla pratica dello sport appena diffuse dalla Giunta sovranista dell’Abruzzo, guidata dal governatore Marsilio (Fratelli d’Italia).
Nell’ordinanza n.72 è scritto nero su bianco che durante una partita di calcio si fa divieto ai giocatori di sputare e starnutire per terra, ma alla bisogna potranno farlo in un fazzoletto (evidentemente da portarsi in campo); è consentito il tocco del pallone con le mani solo se muniti di guanti, sono vietate le scivolate e le marcature a uomo. Ma qui possiamo capire: chi ha scritto tante genialate potrebbe essere un fanatico della marcatura a zona. E in ogni caso, visto come gestirebbero una semplice partitella tra amici, adesso che c’è da rimandare in campo il Paese questi sapientoni capitanati da Salvini e la Meloni lasciamoli in panchina. Meglio che ci facciano ridere, piuttosto che farci piangere.
Articolo di Gaetano Pedullà per LaNotiziaGiornale.it