Paola Deiana m5sNo alle grandi opere inutili, sì alla riqualificazione urbana e alla rigenerazione del territorio, snellendo le procedure autorizzative. Da qui si parte per avere cantieri immediati e infrastrutture che realmente servono al Paese. Perché, come dice la parlamentare Paola Deiana, capogruppo M5S in Commissione Ambiente, “nel 2020 non possiamo avere una nazione che va a velocità diverse o regioni scollegate”.  Definitivamente archiviato il Codice Appalti, dunque?  Già con lo Sblocca Cantieri, durante il governo Conte I, abbiamo dato uno slancio per velocizzare i tempi delle opere, senza mai venir meno ai necessari controlli, innanzitutto ambientali e di legalità, e mettendo sempre al primo posto la sicurezza dei cittadini. È il principio messo in pratica con la realizzazione del Ponte Morandi, simbolo della rinascita del Paese, anche se lì si sono presentate alcune condizioni difficilmente ripetibili nell’ordinarietà dei lavori pubblici.

Dobbiamo distinguere la fase di emergenza da un contesto di normalità, ben consapevoli che per rimettere in moto l’economia è necessario sbloccare una serie di cantieri effettivamente utili per i cittadini. In tal senso, si lavorerà per attuare una modifica più organica al Codice Appalti: qualche novità ci sarà già nel prossimo decreto Semplificazione. Ormai si è raggiunta la consapevolezza che per sbloccare i cantieri non si può intervenire per decreto, ma deve essere modificata la normativa principale.

Su quali punti bisognerà battere per rendere più immediati i lavori e la realizzazione delle opere infrastrutturali?
Chiariamo un punto: sburocratizzare la costruzione di un’opera non significa, per forza, sostenere il principio del commissariamento. Così le procedure vanno migliorate, velocizzate, ma non bypassate. Si deve procedere con snellimenti mirati sui processi autorizzatori, puntando sulla rigenerazione urbana, sulla riqualificazione del territorio e sulle tante opere diffuse che servono al Paese. Ovviamente c’è un altro punto fermo: non dobbiamo mai abbassare la guardia sui possibili casi di corruzione e sugli appetiti della criminalità e delle mafie.

Come MoVimento 5 Stelle vi siete sempre schierati contro le grandi opere…
Noi ci siamo sempre schierati contro le grandi opere inutili, che è diverso. L’esperienza ce lo insegna: eterni progetti, incompiute, cattedrali nel deserto… Per ripartire, servono tanti interventi diffusi, piccoli cantieri edili che riqualifichino i centri storici, il patrimonio edilizio pubblico e privato, strade e ferrovie.

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dall'articolo/intervista di Carmine Gazzanni  per LaNotiziaGiornale.it 

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