Le accuse sono truffa, peculato ed abuso d’ufficio in concorso con l’allora Presidente della Croce Rossa locale Giovanni Casoni di Fdi: avrebbe fatto confluire parte delle donazioni per i terremotati della cittadina marchigiana sui conti di società sue e di Casoni. Arriva la solidarietà del Carroccio. Il senatore della Lega ed ex sindaco di Visso Giuliano Pazzaglini è stato rinviato a giudizio per truffa, peculato ed abuso d’ufficio in concorso con l’allora Presidente della Croce Rossa locale Giovanni Casoni di Fdi per i soldi dei terremotati. Secondo l’accusa, ritenuta credibile dal giudice dell’udienza preliminare, avrebbe fatto confluire parte delle donazioni per i terremotati della cittadina marchigiana sui conti di società sue e di Casoni (Sybil Project e Simil Iniziative).
La prima udienza è stata fissata per entrambi al 25 gennaio del prossimo anno. Secondo l’indagine, iniziata nel 2017, condotta dalla guardia di finanza e coordinata dal capo della procura di Macerata, Giovanni Giorgio, alcune donazioni destinate ai terremotati di Visso sarebbero state indirizzate dall’allora sindaco Pazzaglini su due società, gestite dall’amico Casoni (ma di una era lui stesso co-amministratore). Il Fatto Quotidiano ricorda oggi che secondo l’accusa alcune casette sono state donate dai Comuni di Meolo e di Taino, altre sono state acquistate dalla Sibyl Project, rivendute alla Sybil Iniziative che, a sua volta, le ha rivendute alla ProLoco che le ha pagate con i 31.900 euro, parte di una donazione di 90.70,48 euro della EmilBanca di Bologna.
Nonostante le casette non servissero più, il sindaco continuava a chiedere soldi come con la Parrocchiadi Luino (VA) che versò a Sybil Iniziative 2 mila euro. Quando non gli venivano accreditati sui conti delle società (il sindaco di Tenno, che fece un bonifico di 16 mila euro sul conto del Comune, Pazzaglini escogitò di devolvere la somma alla Pro Loco per allestire la pista di ghiaccio, fornita da una società spagnola pagata dalla Sibyl Iniziative che, a sua volta, la fatturò alla ProLoco con una sovraffatturazione di oltre 700 euro.
Pazzaglini è stato iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Macerata per vari reati contro la Pubblica amministrazione legati a donazioni post sisma 2016 per un ammontare di decine di migliaia di euro che mancherebbero all’appello. In particolare anche due consistenti donazioni di Emil Banca di Bologna. In questo primo filone gli viene contestato il reato di peculato. Riguarda la somma di 11.800 euro di una iniziativa di beneficenza organizzata da Moto Nardi “In moto per ricostruire” a favore dei commercianti, di cui non vi è traccia. Soldi in contanti consegnati al sindaco in Comune dal titolare, Vincenzo Cittadini. Il senatore alcuni mesi fa ha reso dichiarazioni spontanee in presenza dell’avvocato Giuseppe Villa che lo difende con l’avvocato Giancarlo Giulianelli di Macerata. La procura ha sequestrato dal suo conto 10300 euro, che risultano spesi senza pezze d’appoggio.
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dall'articolo di @Alessandro D'Amato per NextQuotidiano.it