L’incontro tra il leader dei braccianti Aboubakar Soumahoro ed il premier Giuseppe Conte smuove le acque. Nella maggioranza, infatti, torna d’attualità il dibattito sulle modifiche ai decreti sicurezza. Nel pomeriggio la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese ha convocato un vertice al Viminale, comunicando alle forze che sostengono il governo la sua volontà di portare al più presto possibile in Consiglio dei Ministri un testo che modifichi quello fatto approvare lo scorso anno dall’allora ministro Salvini. Sul tema, però, resta la spaccatura nella maggioranza. Nonostante il premier Conte abbia chiarito che il superamento delle leggi sull’immigrazione sia “parte del programma di governo”, il M5s appare timido e, rivendicandone l’impianto, è pronto a concedere agli alleati solo poche modifiche limitate ai rilievi mossi dal Presidente della Repubblica. Più ambiziosi Pd e Leu. Per i dem, infatti, quelle contenute nei decreti Salvini sono “norme vergognose che devono essere abolite” e limitarsi a piccole modifiche significherebbe “accettare un impianto culturale razzista”. Su posizioni simili anche la sinistra che, nel ringraziare la disponibilità della ministra Lamorgese a portare avanti il confronto, sottolinea come “i rilievi del Presidente della Repubblica rappresentano un utile punto di partenza e non certo un punto di arrivo per la loro riscrittura”.
FONTI M5S: INTERVENIRE SOLO NEL SOLCO DEI RILIEVI DEL COLLE
A quanto si apprende da fonti del Movimento 5 Stelle, nel corso della riunione che si e’ tenuta oggi al Viminale il capo politico Vito Crimi ha manifestato la volonta’ di intervenire sui decreti sicurezza limitatamente ai rilievi mossi dal Presidente della Repubblica. Il confronto introduttivo si e’ svolto in un clima cordiale e collaborativo e sara’ seguito da ulteriori incontri.
RIZZO NERVO (PD): OBIETTIVO PD ABROGARE DECRETI SICUREZZA
“Il Partito Democratico deve rivendicare un’ambizione maggiore che dia finalmente e per davvero conto della discontinuita’ sulle politiche migratorie dichiarata in premessa alla nascita di questo esecutivo. Il Pd quelle norme vergognose deve impegnarsi ad abrogarle“. Cosi’ Luca Rizzo Nervo, deputato del Partito Democratico, sulla riunione di maggioranza prevista per oggi sui decreti sicurezza, tra i punti dell’accordo di governo.
“In queste ore alcuni sottosegretari del M5s hanno messo le mani avanti dicendo che vi saranno solo modifiche limitate, di fatto rivendicando l’impianto culturale e politico che porto’ al voto di quei decreti. Sull’immigrazione- continua Rizzo Nervo- abbiamo bisogno di un cambio di visione culturale e politica e per farlo occorre sgombrare il campo da anni di propaganda sulla pelle di migranti, Ong, operatori dell’accoglienza. Limitarsi a modificare quei decreti significherebbe di fatto accettare un impianto culturale razzista e inefficace che ha criminalizzato la poverta’ e il lavoro delle Ong, che ha smantellato il sistema di accoglienza piu’ strutturato e trasparente (Sprar)”.
“Servono invece scelte nette. Che chiariscano da che parte si sta. Per questo, in assenza di altre occasioni di discussione sul tema, sono certo che chi rappresentera’ le posizioni del Pd portera’ i contenuti dell’ordine del giorno assunto dal segretario Zingaretti nell’Assemblea nazionale di Bologna che impegnava il Partito Democratico a non limitarsi ‘al recepimento delle giuste osservazioni della Presidenza della Repubblica’, ma ad impegnarsi ‘per una abrogazione complessiva’ come proposto da diversi progetti di legge del Pd depositati alla Camera”, conclude Rizzo Nervo.
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dall'articolo di Agenzia DIRE.it