Con la defezione della grillina, il governo perde la maggioranza assoluta in Senato per un voto. Il 26 maggio la parlamentare si era espressa contro l'autorizzazione a procedere nei confronti del leader del Carroccio, ma aveva negato di avere avuto offerte da altri gruppi politici. Oggi l'annuncio dello stesso segretario. I grillini perdono anche una deputata alla Camera: Alessandra Ermellino ha comunicato l'iscrizione al gruppo Misto. Il suo era stato uno dei voti decisivi in giunta al Senato per salvare Matteo Salvini dal processo sul caso Open arms, oggi l’annuncio ufficiale del segretario del Carroccio: la senatrice M5s Alessandra Riccardi lascia il Movimento 5 stelle e aderisce alla Lega. Nonostante, proprio poco dopo il voto del 26 maggio, la parlamentare avesse negato davanti ai giornalisti di aver ricevuto offerte da altri gruppi politici, oggi c’è stata la conferma di quella che era stata una delle prime ipotesi avanzate. Meno di un mese fa, la giunta per le Immunità di Palazzo Madama si è espressa contro l’autorizzazione a procedere nei confronti del senatore e ora si attende il voto finale dell’Aula.
A salvare Salvini in quell’occasione erano stati i voti decisivi in dissenso dei 5 stelle Riccardi e Giarrusso. Quella di Riccardi non è l’unica defezione della giornata: anche la deputata M5s Alessandra Ermellino, proprio oggi, ha comunicato il passaggio al gruppo Misto in segno di polemica con il gruppo. Se a Montecitorio non sono i numeri a preoccupare, a Palazzo Madama la situazione si fa ancora più delicata. I voti ‘ufficiali’ a favore dei giallorossi sono a quota 160: 95 del M5s, 35 del Partito democratico, 17 di Italia viva, 5 di Liberi e uguali, 6 delle Autonomie e 2 del Maie. La maggioranza assoluta è a quota 161 e, fare affidamento sui senatori a vita – la storia politica recente insegna – non può certo far dormire sonni tranquilli a Conte e compagni. “Ho preso atto dell’addio di Riccardi”, ha detto il capogruppo Gianluca Perilli. E di fronte alla maggioranza risicata ha commentato: “Abbiamo superato la prova, difficile, dell’ultima volta, con due richieste di numero legale, l’ultima delle quali superata alla prima chiama, e il gruppo ha risposto compatto. Per quel che mi riguarda dinanzi ad ogni difficoltà sono uno che combatte e non si arrende…”.
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dall'articolo di F. Q. per IlFattoQuotidiano.it