Imagoeconomica vitalizi castaPare evidente anche a un cieco che se Salvini vuole davvero fare qualcosa sulla questione dei vitalizi deve rivolgersi al suo alleato di governo e alla presidente del Senato eletta con i voti suoi e del MoVimento 5 Stelle. Eppure finora ha proposto una raccolta di firme e non ha mai nominato i suoi alleati. Come mai? Non ha capito come funziona? O l’ha capito benissimo e vi (ci) sta soltanto prendendo in giro?  Quando è arrivato l’annuncio del passaggio di Alessandra Riccardi alla Lega si cominciò anche a parlare della questione del voto sui vitalizi e della possibilità che l’ex grillina potesse “salvare” gli emolumenti. Si trattava evidentemente di un’illazione visto che la Commissione Contenziosa era di cinque membri e che comunque alla fine lei come Simone Pillon, l’altro “politico” componente, hanno votato contro.  Ma evidentemente l’argomento non deve essere sfuggito allo Stato Maggiore della Lega visto che ieri, non appena si è diffusa la notizia della decisione, Matteo Salvini a Diritto & Rovescio si è affrettato a far sapere che “come Lega cercheremo di cambiare la decisione” e che il Carroccio “si opporrà sempre al ritorno dei privilegi”. Non solo: anche nel suo intervento ad Agorà questa mattina è tornato sull’argomento con parole molto nette: «In un momento come questo, è un segnale disgustoso e vergognoso ma non e’ di tutta la politica. Spero si trovi il modo di tornare indietro». Non solo. Poco fa proprio a nome di Salvini è uscita questa nota che è, in sé, assai curiosa:

 

“Non solo pace fiscale e cancellazione della sanatoria dei clandestini: il 4 luglio la Lega raccoglierà le firme anche per abolire una volta per tutte i vecchi vitalizi ancora in vigore. Siamo orgogliosi di aver votato contro i privilegi anche in Commissione, unici ad averlo fatto. Quelle del Pd sono lacrime di coccodrillo: solo un anno fa voleva aumentare gli stipendi dei parlamentari con tanto di proposta formale del suo tesoriere Zanda”.

La nota è curiosa perché di solito quando un politico vuole prendere in giro gli elettori organizza una raccolta di firme inutile. E infatti Salvini ha annunciato proprio una raccolta di firme quando è stato proprio il presidente della Commissione Contenziosa Giacomo Caliendo a spiegare come può essere riformata la decisione:  «Aspettiamo di leggere le motivazioni e vediamo se ci saranno eventuali impugnazioni». La decisione quindi può essere impugnata. Tutto è in mano alla Casellati. Che è stata eletta presidente del Senato con i voti del centrodestra e del MoVimento 5 Stelle. E allora si noti che Salvini parla di clandestini, di Zanda che voleva aumentare gli stipendi, di pace fiscale e di raccolte firme senza chiamare in causa – e guardandosi bene persino dal nominarla – la presidente del Senato. Non è curioso? Ancora: il capogruppo M5S alla Camera Davide Crippa oggi è andato all’attacco del Capitano: “è ridicolo Salvini quando fa finta di stracciarsi le vesti contro i vitalizi, mentre sono proprio i suoi alleati di Forza Italia, con cui governa in alcune regioni, che hanno portato avanti questa operazione con il favore delle tenebre. Lo dica a loro e non faccia il pesce in barile, come è abituato a fare”. In effetti Caliendo è stato eletto con il PdL prima e con Forza Italia poi mentre ieri a difendere la decisione della Commissione Contenziosa c’erano soltanto nomi di Forza Italia. Lo stesso partito della Casellati. E allora pare evidente anche a un cieco che se Salvini vuole davvero fare qualcosa sulla questione dei vitalizi deve rivolgersi al suo alleato di governo e alla presidente del Senato eletta con i voti suoi e del MoVimento 5 Stelle. Eppure finora ha proposto una raccolta di firme e non ha mai nominato i suoi alleati. Come mai? Non ha capito come funziona? O l’ha capito benissimo e vi (ci) sta soltanto prendendo in giro?


Articolo di NextQuotidiano.it 

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