Da qualche giorno la pagina facebook di Matteo Salvini e quella della Lega hanno ricominciato a martellare sull’«invasione» in corrispondenza dell’aumento delle notizie sugli sbarchi in Italia. Magari cominciare a spiegare quello che sta accadendo e confrontare i numeri con quelli degli anni precedenti può aiutare a capire qualcosa di più. Cosa non vuole farvi sapere la Lega sull’«invasione» degli sbarchi. Il primo punto di un qualche interesse è notare che il magico mondo della comunicazione della Lega (la cosiddetta Bestia) è assolutamente fuori controllo, nel senso che nemmeno si rendono conto di quello che fanno. E non solo perché spacciano foto-bufala su pakistani che molestano donne in quel di Gallipoli ma che Facebook non rimuove come fake news. Soprattutto perché urlano “SIAMO ALLA FOLLIA” se il governo pensa di approntare una nave quarantena quando attualmente il presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci, che governa con i voti del centrodestra e della Lega, il 24 giugno scorso approntava una nave-quarantena (la Moby-Zazà) per i 28 naufraghi sbarcati dalla Sea Watch e scriveva che si trattava di una “soluzione che con caparbietà abbiamo preteso il 12 aprile scorso dal governo centrale per evitare che si sviluppassero focolai sul territorio dell’Isola, senza poterli circoscrivere e controllare.
Oggi si capisce meglio quella nostra richiesta. E chi ha vaneggiato accusandoci quasi di razzismo, oggi si renderà conto che avevamo ragione“. Ora, delle due l’una: se è una follia preparare navi-quarantena allora è folle anche Musumeci. Se non lo è, perché almeno non la smettete con questi caratteri cubitali che sembra di avere a che fare con un bimbominkia? Era meglio quando usavate le faccine. Ciò detto, è interessante notare come la comunicazione salviniana e leghista diventi sempre più ansiogena – nel senso che trasmette una genuina ansia di perdere il posto – man mano che il partito scende nei sondaggi e il leader nel gradimento degli italiani mentre Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia sono in rapida ascesa rubando voti in massima parte alla Lega. Ma al di là del richiamo emotivo, proprio ieri il Corriere della Sera ha pubblicato un’infografica che paragona gli sbarchi in Italia negli anni, facendo notare che sì, è vero, nel periodo da gennaio e luglio del 2020 gli sbarchi sono aumentati rispetto al 2019, ma rimangono più bassi rispetto allo stesso periodo del 2018. E in particolare, se si confronta proprio il mese di luglio, non c’è nessuna crescita esponenziale (e quindi nessuna invasione). Se poi si volesse allargare davvero lo sguardo al di là del banner su Facebook si potrebbe confrontare la media degli sbarchi in Italia nei tre anni di crisi (2014-2016) con quelli del 2020, come ha fatto Matteo Villa in un’elaborazione di ISPI su dati del ministero dell’Interno.
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dall'articolo di @Alessandro D'Amato per NextQuotidiano.it