Se prima erano solo indiscrezioni, ora il Raggi bis diventa più che una sugggestione. Dopo mesi di voci di corridoio, in cui si sono formati veri e propri schieramenti pro o contro la sindaca di Roma, Virginia Raggi ha sciolto le riserve annunciando: “Mi ricandido, sono convinta che possiamo e dobbiamo andare avanti”. Una notizia nell’aria ormai da mesi, tra l’altro spinta dai post messi in fila sui social dai consiglieri nel corso delle settimane, che ha convinto la prima cittadina a dire ai suoi: “Vado avanti, non lascio la tavola apparecchiata a quelli di prima”. Il riferimento, tutt’altro che velato, è alla vecchia politica che se lasciata fare potrebbe riprendersi la città, per giunta raccogliendo i frutti di tanti sacrifici fatti dall’amministrazione pentastellata per rimettere in sicurezza i conti disastrati della Capitale. Può piacere o no, ma alla Raggi va riconosciuta una grinta rara che l’ha portata ad andare avanti anche quando chiunque si sarebbe arreso alle critiche e ai boicottaggi.
Pensieri, quelli di mollare tutto alla scadenza del mandato, che sono passati per la testa della grillina che, infatti, ha detto di aver “parlato con la mia famiglia e con i vertici del M5S” e solo dopo “ho deciso di ricandidarmi”. Una scelta inevitabile, continua, “contro i giochi di palazzo e per il bene della Capitale”. Così mentre le opposizioni parlano di un Movimento in frantumi dopo questa ricandidatura, la realtà sembra ben diversa. L’annuncio, infatti, non è arrivato di punto in bianco ma dopo incontri con Luigi Di Maio e con Alessandro Di Battista che le hanno garantito l’appoggio e dopo il sonetto in vernacolo pubblicato da Beppe Grillo che è apparso come un bizzarro endorsement ad un Raggi bis e all’apertura fatta del capo politico di M5s Vito Crimi per eliminare il vincolo del doppio mandato per chi amministra.
Così l’annuncio del possibile bis può essere visto sia come il tentativo di stimolare M5S sul tema che, soprattutto, come una mossa con cui prendere in contropiede il centrodestra che, a dispetto delle mire di Matteo Salvini e Giorgia Meloni, resta fermo al palo perché lacerato da divisioni e dalla mancanza di un candidato sindaco condiviso. Lo sanno bene tutti i grillini che, subito dopo l’annuncio, hanno tempestato i social per schierarsi a fianco della Raggi. “Ora puntiamo ad accelerare con forza, ad avere mani libere, sempre. I giochi di palazzo e le alchimie vecchia maniera non ci appartengono”, dice l’assessore Antonio De Santis. Sulla stessa linea anche il capogruppo Giuliano Pacetti e il portavoce all’Assemblea Capitolina Daniele Diaco secondo cui “Siamo tutti con te e siamo pronti a sostenerti”.
Ma se dal Movimento la posizione è chiaramente favorevole, dalle opposizioni si è alzato un coro di no. “Pessima notizia. #Raggi si candida di nuovo a sindaco. Liberiamo #Roma da questo incubo. Al lavoro per evitare a Roma altri 5 anni di nulla #maancheno” ha scritto il capogruppo Pd Giulio Pelonzi rinnovando la guerra fredda tra 5s e dem in Campidoglio. Parole a cui si è accodato il presidente di Italia Viva, Ettore Rosato, secondo cui: “Apprendiamo che Virginia Raggi si ricandida a governare (male) Roma. Ne prendiamo atto” ma è “chiaro che Iv sarà da un’altra parte”.
Articolo di Davide Manlio Ruffolo per LaNotiziaGiornale.it