cinque stelle Il Movimento si muoveIl Movimento si muove. Lo fa interpellando migliaia d’iscritti grazie alla rete. Comunque la si pensi, si tratta oggettivamente di un’innovazione politica notevole. Perfino la nascita dei due governi Conte è stata prima avvallata da migliaia di cittadini invece che da qualche prurito baronale nei corridoi. Ma siamo in Italia e l’onestà intellettuale è un optional soprattutto in politica. E così, invece di prendere spunto dalle innovazioni introdotte dal Movimento, invece di sfruttare le nuove tecnologie per coinvolgere i loro elettori, invece di applaudire alla maggiore partecipazione e trasparenza, la giurassica politica italiana si è sempre scagliata contro quelle innovazioni e contro chi le ha introdotte. Coi vecchi partiti a far spallucce e denigrare. Con la stampa a sputar fango su commissione. Con gli elettori degli altri partiti che invece di pretendere gli stessi diritti, accettano sommessamente di finire in balia delle bizze egocentriche di qualche baronetto. Un rifiuto ottuso. Aprioristico. Perché a proporre quelle innovazioni sono degli estranei rompiballe. Perché per cambiare bisogna prima ammettere i propri fallimenti. Perché quelle innovazioni ai vecchi partiti non convengono. Meglio l’opacità. Meglio tenersi stretto tutto il potere.

Ma che la destra preferisca accodarsi a qualche ducetto, è noto. Much easier. A sorprendere è la fu sinistra pidina ancora in balia di una manciata di decrepiti tirannosauri e dei loro giurassici maneggi. Anche loro non hanno appreso una cippa dal Movimento. Tutti fermi all’era partitocratica. All’inizio hanno addirittura confuso il Movimento col sovranismo nero e hanno tentato di annientarlo. Si son dati una clamata solo quando son riusciti ad azzannare qualche poltrona governativa. Col meteorite del 4 marzo si stavano estinguendo del resto. Se sono sopravvissuti devono ringraziare lo spauracchio del brutosauro padano e la voglia del Movimento di cambiare il paese ad ogni costo. Anche quello d’imbarcarsi con la loro stirpe. Basta vedere il dinosauro che candidano in Campania, era paleo protozoica. Mentre la Raggi non gli va bene. Troppo avulsa al loro modo antidiluviano di fare politica. Già, quello che ha raso al suolo la capitale. La fu sinistra pidina non ha appreso una cippa e la sua incurabile arroganza la spinge ancora a tentare di fagocitare il Movimento. Scommettendo sulla sua fine in modo da divorargli i voti. Una assurdità paleontologica. Il Pd è frutto dell’era precedente, è il passato. Il Movimento nasce anche delle ceneri di quell’era funesta. Che la stirpe dei tirannosauri pidini si evolva è una possibilità seppur molto remota. Ma che quelli del Movimento tornino all’era precedente è invece scientificamente impossibile. In attesa di un altro meteorite elettorale che colpisca il pianeta politico nostrano, è questo l’andazzo. Il Movimento che si muove tra fossili e famelici poltronosauri.

Articolo di Tommaso Merlo  per InfoSannio.com

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