Ieri sera Matteo Salvini a In Onda ha annunciato di aver azzerato la legge Fornero di riforma delle pensioni: “L’azzeramento della legge Fornero? Promessa mantenuta”, ha detto ai due conduttori Luca Telese e David Parenzo riferendosi al periodo in cui ha governato con il MoVimento 5 Stelle. Naturalmente non è vero! Non è vero che Salvini ha azzerato la legge Fornero. Il governo Lega-M5S ha varato invece una norma transitoria e di sperimentazione per permettere di andare in pensione anticipata. Si chiama Quota 100 è operativa dal 2019 al 2021 (non è stata finanziata per gli anni successivi, quindi non è una misura strutturale), consente l’uscita anticipata dal mondo del lavoro per tutti coloro che vantano almeno 38 anni di contributi con un’età anagrafica minima di 62 anni.
La norma prevede che andando in pensione cinque anni prima del previsto, il lavoratore versi cinque anni in meno di contributi e di conseguenza il suo assegno pensionistico si riduca:
Per capire meglio facciamo un esempio. Se il lavoratore A va in pensione a 67 anni, e l’aspettativa di vita per ipotesi è di 80 anni, i suoi assegni pensionistici sommati di 13 anni avranno valore X. Il lavoratore B, che è andato in pensione a 62 anni e che ha la stessa aspettativa di vita del lavoratore A, in 18 anni riceverà – secondo la simulazione – tra l’11 e il 35 per cento in meno di X. Dunque con “quota cento” il numero maggiore di anni in cui si percepisce la pensione non basta a compensare la riduzione del valore della pensione stessa. Il singolo assegno risulterà quindi inferiore di più dell’11-35 per cento, se si considera che quella riduzione è già “normalizzata” col maggior numero di anni in cui si percepirà la pensione.
Articolo di NextQuotidiano.it