I genitori non ci stanno: “Noi non siamo in campagna elettorale”. La scuola è una cosa e il voto regionale di domenica e lunedì in Liguria è un’altra. Questo è il day after nell’Istituto Castelletto di Genova, diventato un caso dopo che il governatore Giovanni Toti, che aspira al secondo mandato, ha pubblicato una foto che ritrae i bambini della classe III C inginocchiati a terra mentre usano la sedia come base d’appoggio per scrivere in mancanza dei banchi monoposto. “Proviamo profondo dispiacere”, scrivono i genitori, “per la strumentalizzazione e le considerazioni denigratorie nei confronti di una scuola, la nostra, di cui ci sentiamo profondamente orgogliosi” poiché ha fatto “di tutto per poter aprire in sicurezza nonostante i ritardi, le varie ‘assenze’, di oggetti ma anche di interesse pubblico”.
Quindi in questa lettera i genitori ricostruiscono quanto successo, non senza sottolineare “la grave mancanza” relativa “all’assenza dei banchi o di adeguati arresti scolastici”. Ma per quanto riguarda l’invio della foto, che sarebbe dovuta rimare privata, chiariscono che non si è trattato di un “gesto di leggerezza da parte di una maestra” ma “di un gesto affettuoso, peraltro legittimato da tutti noi genitori, che proprio grazie a quel mezzo di comunicazione abbiamo potuto tener vivi in questi mesi i legami tra maestre e bambini”. In pratica, la maestra ha inoltrato la foto alla chat dei genitori, quindi, dicono loro, “troviamo increscioso che un gesto di entusiasmo per una classe finalmente riunita sia stato interpretato e strumentalizzato”. Tuttavia qualcuno dei genitori “con grande imprudenza e incoscienza, ha inoltrato ai mezzi di comunicazione senza autorizzazione una foto privata, sbagliando molto e a danno solo di chi ha permesso ai nostri bambini di iniziare la scuola, come la maggior parte degli altri bambini e studenti di tutta Italia, pur con una sistemazione provvisoria”. Provvisoria, appunto. Perché nell’istituto comprensivo Castelletto, come in tante altre parti d’Italia, non sono arrivati i banchi monoposto e a quanto pare sono stati gettati i vecchi banchi. La responsabile dell’offerta formativa dell’istituto, Maria Elisa Riboldi, garantisce tuttavia che “250 banchi arriveranno nel pomeriggio”. I genitori, avvisati che al rientro non ci sarebbero stati i banchi monoposto, hanno comunque preferito che l’inizio dell’anno scolastico fosse il 14 settembre come per tutti gli altri seppur per un paio d’ore al giorno.
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