Imagoeconomica attacco contro RaggiL'ultima bufala sui 5S ha dell'incredibile: c'è un patto tra M5S e Pd per far saltare la ricandidatura della Raggi in cambio della presidenza alla Regione Lazio. Naturale che così gli elettori fuggano dal Movimento.  Altro colpo basso nei confronti di Virginia. Non c’è mai stato un sindaco di Roma così inviso ai poteri forti come la Raggi. La notizia di una sua ricandidatura ha mandato nel panico salotti e caminetti romani. Ecco così, subito dopo l’election day e il rafforzamento del Governo giallorosso, il retroscena giornalistico di un accordo tra dem e pentastellati per far fuori dalle elezioni del 2021 la prima cittadina. Niente di più falso. L’ipotesi è stata smentita immediatamente e con forza dal Movimento 5 stelle e dalla stessa sindaca. 

IL PUNTO. La notizia lanciata ieri era relativa a un patto tra dem e 5S che, prevedendo l’ingresso di Nicola Zingaretti al Governo, avrebbe lanciato portato nel 2021 alla candidatura a governatrice del Lazio della pentastellata Roberta Lombardi, che ha un certo feeling con il segretario del Pd, e a una candidatura, alternativa a quella della Raggi, per il Campidoglio, come quella dell’attuale presidente dem del Parlamento europeo, David Sassoli. “Ho avuto modo di sentire sia Di Maio sia Crimi questa mattina, entrambi erano sconvolti, tanto che hanno smentito l’ipotesi”, ha dichiarato subito, senza tanti giri di parole, la sindaca pentastellata, che continua a lavorare per completare il suo programma.  

La Raggi ha quindi messo il dito nella piaga dello stesso Partito democratico, ricordando che prima della sua elezione, quando i servizi nella capitale sono stati ridotti all’osso e non sono stati neppure fatti appalti pubblici, alla guida del Campidoglio non c’era il Movimento 5 Stelle, ma il Pd. “Noi abbiamo invertito la rotta e riportato legalità e trasparenza – ha sottolineato – esattamente come mi ero impegnata a fare in campagna elettorale: quando ho detto di essere pronta a ricandidarmi l’ho fatto perché intendo continuare su questa strada, è evidente che questa è la mia visione ed è anche la visione del M5S su Roma, che intende muoversi così”. Senza possibilità, a suo dire, di stringere patti con altre forze politiche.   5S COMPATTI. A blindare la sindaca ieri sono stati la viceministra all’economia, Laura Castelli, specificando che la Raggi ha fatto un ottimo lavoro, l’ha fatto avendo contro tutti e dunque non si tocca, il deputato pentastellato Francesco Silvestri, ricordando come la sindaca sia stata l’artefice del salvataggio dell’Atac, della manutenzione delle strade e di bilanci finalmente in regola, e l’ex ministro Danilo Toninelli. “Virginia Raggi è la candidata a sindaco di Roma del MoVimento 5 Stelle alle prossime elezioni amministrative. Fantomatici piani alternativi sono solo il nulla politico mischiato al niente di un giornalismo che è quanto di più lontano dall’informazione e dalla verità dei fatti”, ha twittato quest’ultimo. Ma è lo stesso M5S a smentire un patto con cui scaricare la Raggi, assicurando che tale piano non esiste e l’ipotesi è priva di fondamento.

Articolo di Clemente Pistilli  per LaNotiziaGiornale.it 

 

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