Iltempo su ATAC dice FakeNewsAltro articolo del Tempo, stavolta a firma addirittura del suo direttore, totalmente FALSO.  In un passaggio ammette che “L’ultimo esercizio ha chiuso in attivo di 7,6 milioni di euro, e per anni in EFFETTI quel bilancio ha chiuso in ROSSO”. Sta parlando del bilancio di esercizio di un singolo anno, non del bilancio che si porta dietro il miliardo e 300 milioni di debiti delle annate precedenti, per cui nel 2017 è stato necessario procedere con un Concordato preventivo in modo da evitare il fallimento e la liquidazione, quindi la vendita di tutti gli asset dell’azienda, per ripagare i creditori. Qualcuno dovrebbe spiegargli che quel debito mostruoso è la somma di tante annualità con bilanci di esercizio in negativo, come a esempio gli anni della consiliatura Alemanno in cui quel negativo superò i 550 milioni di euro.  Per cui un direttore di un quotidiano che scrive in EFFETTI senza specificare cosa c’è dentro quel ROSSO sta semplicemente utilizzando un artificio dialettico per prendere per i fondelli chi legge nel far passare i nostri bilanci in attivo (sono già 2, non solo 1 come scrive Bechis) come un qualcosa di insignificante.  Ma non gli crede più nessuno. Del resto, come credere a chi oggi omette di raccontare uno dei rilievi più incredibili che abbiamo portato alla luce proprio sui conti di Atac: 100 milioni di fatture forfettarie, il totale rispetto a un giochino ripetuto ogni anno fino al 2011, fatture che il Comune pagava a fine anno. Dentro, belle specifiche, non abbiamo trovato nulla, il vuoto cosmico, altri soldi regalati per chissà quale manfrina. Li abbiamo scoperti a dicembre 2017 quando abbiamo approvato il primo bilancio consolidato dell’amministrazione nei confronti delle sue partecipate. Atac da anni li vantava come crediti nei confronti di Roma Capitale, ma non li abbiamo riconosciuti. Lo sanno tutti, alcuni consiglieri ne parlarono per mesi.

 

Ma per Bechis non se ne deve parlare. Però continua a prendere per i fondelli chiunque legge: “nel 2015 il fatturato di Atac era di 995 milioni, nel 2019 è sceso a 954”. Chiunque sa perfettamente che è sceso per i km che Atac non ha potuto fare rispetto al contratto di servizio, che appunto viene pagato da Roma Capitale a km percorsi, semplicemente perché Atac aveva ancora una flotta con età media di oltre 14 anni, con centinaia di vetture arrivate alla soglia dei 20 anni, causa di guasti a ripetizione, corse e km persi. Milioni di km persi. E lo sa perché proprio da agosto 2019 è iniziata l’inversione di tendenza con l’entrata in esercizio dei primi bus rispetto ai 227 arrivati entro il novembre dello stesso anno. Per cui è ovvio che il 2019 è stato l’anno con il servizio peggiore, ma Bechis non lo spiega. Come non dice nulla su quell’altro genio dell’ex sindaco Marino che approvò quel contratto di servizio con 101 milioni di km da effettuare, ma senza acquistare i bus necessari a effettuarli negli anni successivi. Una presa in giro.

L’obiettivo per Bechis e i suoi compari è screditare con tutto il fango possibile Virginia Raggi. E più si avvicina la data delle elezioni romane, e più sarà così. Del resto un attacco così scomposto non era mai arrivato, proprio su uno dei risultati più incontrovertibili di Virginia. Evidentemente gli dà molto fastidio una sindaca che nella sua consiliatura di bus nuovi ne avrà messi in esercizio oltre 800, non ha fatto un cent di debiti, e sta pure pagando quelli dei suoi predecessori. Perché Bechis sa di non poterlo dire, ma dentro a quel debito mostruoso stiamo pagando anche i pochi bus acquistati da Alemanno, 330, e i 150 di Marino, pensate solo 480 in oltre 7 anni. Che poi quelli di Marino li abbiamo messi in strada noi, a febbraio del 2017, perché avevano sbagliato anche il contratto di leasing.

Una sindaca che non lascia debiti sulle spalle dei cittadini, che va avanti a testa alta fiera della legalità con cui ha cambiato una metropoli, che ha demolito le case della criminalità organizzata, è una cosa mai vista nella Capitale.

E’ il sistema che combattiamo sin dall’inizio, dal quale i servizi Pubblici sono usciti devastati, con cui si creano interessi incredibili per le finanziarie private, per cui la città non ha mai creato sviluppo.

Abbiamo avuto la forza di reagire, perché abbiamo dalla nostra i cittadini onesti che possono e continuano a opporsi a tutto ciò, insieme a noi. Non siamo perfetti e non vogliamo esserlo. Non lo abbiamo mai voluto, dobbiamo ancora migliorare, ma i risultati raggiunti sono innegabili, non si era mai vista una roba del genere. E chi ha il dovere di informare le persone deve tenerne conto con onestà e serietà.

Articolo da InAltoICuori.com 

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