salvini ed il coprifuocoMatteo Salvini è fatto così: quando si parlava di un coprifuoco come decisione da parte del governo per contenere i contagi da Coronavirus per il “Capitano” si trattava di un’idea strampalata. Ora che lo ha deciso il governatore leghista Attilio Fontana in Lombardia cerca di buttarla in caciara. Questa mattina si è concentrato nel difendere Trump da Severgnini.  E ancora prima, proprio nelle ore in cui Fontana annunciava la restrizioni, aveva pubblicato il video puccioso di un bambino che ballava Jerusalema.   Eppure proprio lui appena qualche giorno fa, il 16 ottobre, diceva “Tutti a casa dopo le 9 di sera significa ammazzare la seconda potenza industriale e manifatturiera”. Il coprifuoco – ha risposto Salvini a una domanda su questa eventualità, durante un punto stampa alla fiera Bi.Mu – si fa in tempi di guerra. Non penso che il virus vada a letto alle 21.30. Mi spieghino l’evidenza scientifica per cui posso girare per Milano fino alle 21 e poi devo andare a casa. Mi sembrano cose strampalate e prive di senso”.

E oggi ha provato comunque a far ricadere sul governo la responsabilità: “A me la parola coprifuoco piace molto poco. A me le limitazioni delle libertà personali piacciono poco e devono essere l’ultima spiaggia. Però, se da mesi comuni e regioni chiedono al governo fondi per comprare autobus e non arrivano, i bandi per le nuove terapie intensive sono partiti questa settimana, io mi domando da cittadino cosa abbia fatto per 5 mesi il governo. Non vorrei che a novembre si ricomiciasse come a febbraio. I dati sono ben diversi e quindi attenti si’, cauti si’, ma terrorizzati no”. Il leader della Lega parlando davanti alla sede dell’Inps a piazza Colonna ha poi aggiunto: “Se sindaci e governatori son costretti a chiudere qualcuno da palazzo Chigi spieghi perche sugli autobus, sugli ospedali e sulla scuola non si è fatto nulla”.

Articolo di NextQuotidiano.it 

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