liguria sotto stress virusAumento notevole di casi Covid negli ultimi giorni. Il sindaco del capoluogo: "Ci aspettano scelte difficili". Il governatore: "Divieto assoluto di assembramento e didattica a distanza al 50% in tutta la regione". Via Luccoli segna il confine di una delle zone maggiormente sotto osservazione per la diffusione del Covid a Genova. Pieno centro storico, è tra le vie del commercio ma anche tra “i quartieri dove il sole del buon Dio non dà i suoi raggi”, come cantava Fabrizio De André in uno dei suoi brani più noti. La prima caffetteria che si incontra ha affissi ben tre cartelli per ricordare a chi entra di indossare la mascherina, di non avvicinarsi troppo agli altri clienti. Sono avvisi di cui è piena l’Italia, da tanti mesi a questa parte, ma che tra i vicoli di Genova in questi giorni sono più necessari che mai.  Un dato su tutti rende l’idea di quanto il coronavirus si stia diffondendo, da giorni peraltro, nel capoluogo ligure: ieri, 20 ottobre, sono stati registrati più casi nell’area metropolitana di Genova che a Roma. 762 casi - la stragrande maggioranza delle 907 positività su 6062 test segnalate in tutta la Liguria - su un territorio che conta poco più di 800mila abitanti, contro i 625 casi della capitale d’ Italia.

Una cifra che lascia poco spazio all’ottimismo e che conferma il trend di crescita che ha portato il sindaco Marco Bucci a pensare a una nuova stretta: “Ci aspettano scelte difficili”, ha anticipato. Oggi va un po’ meglio, ma sono stati fatti meno tamponi: 546 i nuovi positivi oggi, a fronte di 4.950 test, 372 infetti sono a Genova.

Alcune misure di contenimento Covid nel capoluogo erano state prese già. È datata 14 ottobre un’ordinanza regionale che prevede in quattro zone della città il divieto assoluto di assembramento, la chiusura dei centri sociali e culturale, il divieto di manifestazioni e delle attività delle sale giochi e scommesse. Il provvedimento era destinato a una parte del centro storico e ai quartieri Sampierdarena, Cornigliano e Rivarolo. Zone, spiega chi conosce bene la città, ad alta densità abitativa, popolate da molti stranieri e da fasce economicamente fragili. Quartieri dove la diffusione del virus preoccupava già da giorni, ma ora impone un nuovo intervento.

Articolo di Federica Olivo  per HuffingtonPost.it 

You have no rights to post comments