salvini burioni idrossiclorochina plasma“Segnalo all’On. Salvini che le evidenze scientifiche sono concordi nel dimostrare la NON EFFICACIA della idrossiclorochina nella cura di COVID-19 e che non esistono prove solide (nonostante studi internazionali su decine di migliaia di pazienti) riguardo all’efficacia del plasma iperimmune”. Con poche parole Roberto Burioni risponde a Matteo Salvini che in versione virologo qualche ora fa aveva proposto l’idrossiclorochina e il plasma iperimmune come possibili soluzioni per contrastare la seconda ondata di Coronavirus.  Il leader della Lega aveva lanciato la sua ideona su Facebook: “Altra proposta concreta e costruttiva al governo: il rischio concreto è l’intasamento degli ospedali, per evitarlo l’Agenzia italiana del farmaco deve riattivare il protocollo di cura domiciliare con l’utilizzo di idrossiclorochina o antinfiammatori idonei sospeso il 26 maggio scorso. Si tratta di farmaci che possono agire efficacemente contro il Covid, evitando il ricovero nella stragrande maggioranza dei casi. Il governo non può perdere più tempo. Inoltre, che fine ha fatto la cura al plasma iperimmune? La burocrazia sta rallentando tutto e umiliando il lavoro di medici come il professor De Donno.” Salvini ormai non sa cosa dire: non voleva il coprifuoco in Lombardia e il coprifuoco si è reso necessario. Ha provato in estate a contestare l’uso della mascherina e la mascherina ora è obbligatoria. Ora prova a insegnare il mestiere a chi deve curare COVID-19.

 

Articolo di   per NextQuotidiano.it 

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