Imagoeconomica report Gli strani incroci della LegaNon ci sono più solo i 49 milioni di euro frutto della maxi truffa ai tempi di Umberto Bossi e Francesco Belsito a far cadere ombre sul Carroccio. E neppure soltanto le ipotesi sul dirottamento di quel denaro nei paradisi fiscali o la strana trattativa, ancora tutta da chiarire, al Metropol di Mosca. Le indagini non si sono fermate neanche agli affari dell’ex sottosegretario Armando Siri e alla vendita considerata gonfiata dell’immobile della Lombardia Film Commission. Sulla Lega continuano a concentrarsi dubbi inquietanti, compresi quelli su indicibili affari in piena emergenza Covid. Vicende in parte nuovamente anticipate da inchieste giornalistiche, oggetto ieri di un approfondimento da parte di Report, e che ancora una volta hanno portato la magistratura ad acquisire il lavoro fatto dalla libera stampa, facendo così decollare delicate indagini. Il programma d’inchiesta condotta su Rai 3 da Sigfrido Ranucci (nella foto) si è concentrato sulle nomine, le consulenze e gli appalti della Regione Lombardia durante l’attuale legislatura di Attilio Fontana. E in particolare su chi si muove dietro quegli affari, compresi quelli in ambito sanitario, come la discussa fornitura di test sierologici in provincia di Pavia, su cui indaga la locale Procura che ha perquisito anche Andrea Gambini, presidente della fondazione Besta di Milano e dirigente della Lega Lombarda a Varese, per poi tornare a battere su Luca Sostegni, considerato il prestanome dei revisori contabili del partito di Matteo SalviniAndrea Manzoni e Alberto Di Rubba, finiti ai domiciliari nell’ambito dell’inchiesta sulla compravendita dell’immobile di Cormano.

 

Report ha poi acceso i riflettori su un avvocato, Andrea Mascetti, protagonista di partite particolari per il Carroccio e in passato collaboratore dello studio legale dello stesso Fontana, sul quale l’ex segretario azzurro di Gallarate, Alberto Bilardo, legato al cosiddetto ras delle nomine Nino Caianiello, ha detto ai magistrati: “Nella Lega non c’è una persona che prende soldi direttamente, ma c’è una suddivisione degli incarichi, ad esempio quando Mascetti prende un incarico poi fa lavorare altri professionisti”. Report, ricostruendo i vari incarichi del legale in Lombardia, ha così mostrato che li ha ottenuti in tutte le province e da una decina di Comuni solo nel varesotto.

Senza contare che l’ex assessore leghista Monica Rizzi ha sostenuto che Fontana è un uomo di Mascetti e non il contrario: “Andrea Mascetti è sempre stata una potenza”. Un avvocato che creando un’associazione culturale, “Terra Insubre”, è riuscito a ottenere finanziamenti dalla Fondazione Cariplo e a stringere rapporti con Gianluca Savoini, ex portavoce di Matteo Salvini e protagonista dell’affaire moscovita. Report ha inoltre mostrato il manoscritto di Sostegni, in cui viene annotato: “300mila euro di Scillieri sarebbero poi andati a Manzoni e Di Rubba per la campagna elettorale di Salvini”. “Io i bonifici li ho fatti alla fiduciaria panamense in Svizzera”, ha dichiarato lo stesso Sostegni al giornalista Luca Chianca.

IL BLITZ. Non finisce qui. L’Antimafia di Milano ha infatti acquisito le immagini dell’ultima puntata di Report e l’intero girato per approfondire la questione delle infiltrazioni mafiose nelle elezioni comunali della zona di Varese. Un’indagine relativa al voto di scambio nel comune di Lonate Pozzolo e che, con le ipotesi di corruzione elettorale e scambio elettorale politico mafioso, ha portato a cinque avvisi di garanzia nei confronti dell’ex sindaco Danilo Rivolta, Peppino Falvo, coordinatore regionale dei Cristiano Democratici, l’assessore Francesca De Novara, il padre imprenditore edile Salvatore De Novara, e Cataldo Casoppero, condannato lo scorso 25 settembre dal Tribunale di Busto Arsizio a 14 anni di reclusione perché affiliato alla ‘ndrangheta.

Tra le immagini acquisite dalla Dda l’intervista integrale al sindaco Rivolta e quella a Caianiello, già al centro dell’inchiesta milanese “Mensa dei poveri”, che ha descritto il meccanismo corruttivo nell’area del varesotto, in cui è coinvolta la ex parlamentare di Forza Italia, Lara Comi. “Ho dato mandato al mio avvocato, per tutelare la mia onorabilità e la mia immagine pubblica di deputato del Parlamento italiano, di inviare alla Rai un diffida sulla messa in onda questa sera nella trasmissione Report di un servizio in cui, vedendo le anticipazioni pubblicate sulla pagina Facebook della suddetta trasmissione, vengo diffamato e in cui vengono mostrati presunti screen shot di mie presunte private e riservate comunicazioni”, ha dichiarato intanto ieri il deputato leghista e segretario della Lega Lombarda, Paolo Grimoldi.


Articolo di Giorgio Iusti  per LaNotiziaGiornale.it 

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