Maurizio Viecca, responsabile della Cardiologia: «Non c’è più posto per i pazienti. Tanti operatori sanitari si sono ammalati. Le istituzioni devono intervenire subito. Sanzioni per chi non usa correttamente le mascherine, devono intervenire le forze dell’ordine». La percentuale di positivi al tampone in Lombardia è salita al 17%. «Gli ospedali di Milano sono al collasso, non c’è più posto per i pazienti. Avanti così, si rischia di morire in ambulanza o in casa, come accadeva in primavera». «La crisi degli ospedali non dipende tanto dai posti liberi o meno, ma dalla mancanza di personale. Tanti operatori sanitari si sono ammalati, in percentuali che in primavera non si era riscontrate perché a Milano il virus circolava meno». Secondo Viecca, bisogna adottare subito delle soluzioni che permettano di evitare scenari ancora peggiori. «Occorre immediatamente ridurre i contatti, sui mezzi pubblici anzitutto - propone -. Si deve aprire l’Area C a Milano, si devono utilizzare pullman privati a uso turistico. E poi, secondo Viecca, ci vogliono i controlli delle forze dell’ordine. Se il 95% delle persone utilizzasse mascherine a norma, avremmo migliaia di morti in meno e il lockdown sarebbe risolutivo e breve, come dimostra uno studio dell’Università di Washington».
«Il controllo dell’utilizzo delle mascherine - conclude Viecca - e le sanzioni per chi non le indossa o le indossa scorrettamente è per le istituzioni un dovere sociale ma anche morale».