È quanto trapela al termine della riunione tra governo e Regioni. La quadra sembra esser stata trovata. E non sulle 18. Dall’ultima riunione a distanza tra governo e Regioni si è trovato l’accordo per il coprifuoco alle 21. Questo è uno dei provvedimenti – uno dei principali – che sarà inserito all’interno del prossimo Dpcm che conterrà ulteriori misure restrittive per tentare di invertire la tendenza della curva epidemiologica nei nostri Paesi. E sarà un coprifuoco a livello nazionale e non solo locale. Alle Regioni sarà lasciata la possibilità di decidere per le zone rosse, dove applicare altre misure ancora più rigide in base ai dati sui contagi. Negli ultimi giorni era stata posta sul tavolo del confronto l’ipotesi delle ore 18. Ma ora la maggioranza, in attesa dell’accordo finale con le istituzioni locali, ha trovato la convergenza sul coprifuoco alle 21. Le limitazioni alla mobilità – si potrà andare in giro dalle 21.01 alle 5 della mattina successiva solamente con l’autocertificazione e per motivi lavorativi, di salute o di comprovata urgenza – sono solamente uno dei tanti aspetti che saranno inseriti nel prossimo decreto del Presidente della Repubblica.
Coprifuoco alle 21, l’accordo nella maggioranza
Oltre alla decisione sul coprifuoco, si sta andando verso alla limitazione della circolazione tra le varie Regioni, come già accadde nei mesi di marzo e aprile. Oltre a tutto ciò è praticamente certa la chiusura dei musei, come annunciato domenica sera dal ministro Dario Franceschini nel corso del suo collegamento con Che Tempo che Fa, su Rai3. Poi ci sarà la didattica a distanza: probabilmente si partirà dalla seconda media e non solo per le scuole superiori. Tutte le misure dovrebbero essere presentate in Parlamento da Giuseppe Conte che interverrà alla Camera dei deputati (alle 12) e successivamente parlerà davanti ai Senatori di Palazzo Madama.