Imagoeconomica Pressing medici e sindaci per lockdown nazionaleAnche i sindaci di due importanti città del Sud, Napoli e Palermo, affinché il governo valuti misure più restrittive. Il sindaco Orlando a Conte: "In Sicilia stiamo rischiando una strage annunciata".  “Lockdown totale, in tutto il Paese”. A chiederlo, alla luce dei dati, soprattutto quelli sui ricoveri in ospedale e nelle terapie intensive (qui quelli di ieri), è il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici (Fnomceo), Filippo Anelli, dalla pagina Fb della stessa Federazione. “Considerando i dati di questa settimana come andamento-tipo – ha spiegato Anelli – e se li proiettiamo senza prevedere ulteriori incrementi, la situazione fra un mese sarà drammatica e quindi bisogna ricorrere subito ad una chiusura totale. O blocchiamo il virus o sarà lui a bloccarci perché i segnali ci dicono che il sistema non tiene ed anche le regioni ora gialle presto si troveranno nelle stesse condizioni delle aree più colpite. Con la media attuale, in un mese arriveremmo ad ulteriori 10mila decessi”.   Intervistato dal Gr2 Rai, Anelli ha acceso un faro anche sulla “carenza di medici specialisti”, mentre 23.000 medici laureati sono in attesa di potersi specializzare. E le graduatorie “sono bloccate per via dei numerosi ricorsi”.

Anelli chiede, ancora una volta, di ammetterli tutti. “Sarebbe una boccata d’ossigeno per il sistema” ha affermato. Scettico, invece, sullo switch di medici specializzati in altre branche verso la cura del Covid. “Se un oculista deve diventare un internista qualcosa non funziona. La formazione non è un optional” ha concluso il numero uno della Federazione degli ordini dei medici.   Anche i sindaci di due importanti città del Sud, Napoli e Palermo, affinché il governo valuti misure più restrittive. “Siamo ormai arrivati al punto che per salvarci da vere colpe ormai evidenti non ci resta, forse a questo punto, che attendere la zona rossa con immediati ristori per chi rimane senza soldi” ha scritto su Facebook il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris. “Sarà una sconfitta ovviamente – ha aggiunto -, come quella che ci vede, unico caso in Europa, con le scuole chiuse per i più piccoli! Ma per carità di Dio, non fateci scegliere se morire di covid o di fame. E’ fondamentale ridurre le relazioni sociali, indossare sempre le mascherine e stare attenti al distanziamento. Noi siamo impegnati a fare cose concrete, tra enormi difficoltà ma non ci faremo travolgere da un dibattito che rischia di allontanarci dalla vera soluzione dei problemi”.

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dall'articolo di LaNotiziaGiornale.it

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