Toti, la salita dei contagi da Covid in Liguria. Già prima delle elezioni regionali, i contagi da Covid 19 in Liguria hanno mostrato un trend in preoccupante ascesa, tanto che il presidente appena eletto ha emanato, all’indomani del voto, un’ordinanza restrittiva per il centro storico genovese. Questo non ha fermato il Salone Nautico, nonostante le polemiche dell’opposizione che considerava imprudente portare avanti la kermesse quando già la situazione sanitaria sembrava aggravarsi. L’inchiesta sul caos nei Pronto soccorso genovesi. A ottobre iniziano a circolare a Genova foto e testimonianze di ambulanze in coda per ore davanti agli ingressi del pronto soccorso, bloccate con i malati a bordo, impossibilitate quindi a compiere altri soccorsi e perfino a riavere le barelle: i pazienti sono fotografati per terra, in attesa di essere visitati. La Procura di Genova apre un’inchiesta.
Gli anziani non indispensabili
È il giorno di Ognissanti quando il presidente pubblica l’ormai celebre tweet sugli anziani “non indispensabili allo sforzo produttivo del Paese”. Per contenere l’ondata di indignazione generale, Toti parla di un “errore del social media manager” e chiede scusa. I non indispensabili anziani liguri però non possono fare a meno di notare che, da quel giorno, non c’è conferenza stampa in cui il presidente non ribadisca il concetto: “senza grandi anziani e pazienti con altre patologie oggi avremmo solo X morti” è diventato il vero e proprio mantra della sera.
Liguria in area gialla: e la Procura apre una seconda inchiesta
Mentre si susseguono senza sosta i desolati appelli di medici e infermieri che lavorano negli ospedali della regione, la Liguria apprende con sconcerto di esser stata classificata “area gialla” dal Governo. La classificazione cambia presto, spostando la regione in area arancione: in compenso la procura di Genova apre una seconda inchiesta e indaga sui dati trasmessi a Roma. ”Stiamo verificando cosa sia stato inviato al Ministero – spiegava all’Ansa una fonte investigativa – e se siano dati corrispondenti alla realtà del nostro territorio”.
L’intercettazione con Giovanni Castellucci
Pochi giorni fa sul capo del presidente piomba un altro guaio: su Il Secolo XIX appaiono le trascrizione delle intercettazioni di una telefonata con l’ex amministratore delegato di Autostrade per l’Italia avvenuta due mesi e mezzo dopo il crollo del Ponte Morandi, mentre il Paese era ancora sotto choc per la tragedia. Il Movimento 5 Stelle fin da Ferragosto reclamava la revoca delle concessioni, e Toti sembra offrirsi come mediatore tra Aspi (interessata a inserirsi nel salvataggio di Banca Carige nel tentativo di ricostruire un buon rapporto con lo Stato) e i vertici della Lega – che allora era al governo proprio insieme ai Cinquestelle. Il presidente è corso a precisare che quella telefonata aveva come unico fine quello di “salvare i risparmiatori liguri”, ma questo non lo ha salvato dal composto distacco dimostratogli da Egle Possetti – ospite insieme a lui a “Piazza Pulita” – né dagli attacchi dell’opposizione.
Liguria vicina ai 1.500 ospedalizzati
In questi ultimi giorni la pressione sugli ospedali liguri sta raggiungendo punte preoccupanti: la Asl savonese, per esempio, non può più accogliere i malati da Genova perché ha esaurito i posti letto, e Toti stesso ha ammesso ieri sera in conferenza stampa che restano attive solo l’emergenza – urgenza e “tutto ciò che è indifferibile”. Se tutto va bene…
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