Da qualche giorno la curva dei contagi da Covid-19 in Italia sembra stare finalmente rallentando, con l’indice di trasmissibilità Rt sceso a 1,4: nonostante ciò è ancora presto per parlare di una vera e propria decelerazione del contagio, anche perché ci sono altri indicatori che si avvicinano a un punto critico. Tra questi c’è il tasso di ricoveri nelle terapie intensive, che in 11 Regioni hanno raggiunto un livello di saturazione sopra la soglia critica, stabilita nel 30 per cento del totale di posti letto. Non va meglio se si considerano i ricoveri nei normali reparti Covid, visto che sono ben 14 le Regioni in cui la soglia critica (in questo caso del 40 per cento sul totale dei posti letto) è stata già superata. A dirlo è l’ultimo rapporto – aggiornato al 13 novembre scorso – dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), che dipende dal ministero della Salute.  La situazione più preoccupante, secondo il monitoraggio di Agenas, è quella dell’Umbria. Qui, infatti, oltre il 54 per cento dei posti letto in terapia intensiva risulta occupato. A seguire la Provincia autonoma di Bolzano (53 per cento di saturazione), Lombardia (52 per cento), Piemonte (49 per cento), Liguria (47 per cento) e Toscana (45 per cento). Per quanto riguarda i posti letto nei normali reparti Covid, invece, la situazione peggiore è nella Provincia autonoma di Bolzano, dove il 97 per cento dei letti risulta occupato. Segue il Piemonte (90 per cento di saturazione), la Valle d’Aosta (79 per cento), la Liguria (73 per cento), la Provincia autonoma di Trento (68 per cento), le Marche (58 per cento) e l’Emilia-Romagna (52 per cento).

A fianco, il grafico con il tasso di occupazione dei posti letto nelle terapie intensive e nei normali reparti Covid delle varie Regioni in Italia (fonte: Corriere della Sera):


Articolo di   Carmelo Leo per TPI.it

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