"Domenico Tallini è stato il più votato nel collegio di Catanzaro, se non il più votato in Calabria. È la dimostrazione che ogni popolo ha la classe politica che si merita". Questo il commento a Radio Capital del presidente della Commissione parlamentare antimafia Nicola Morra all'arresto del presidente del Consiglio regionale della Calabria. "Il mio e' un rimprovero", spiega. E aggiunge: "Sarò politicamente scorretto, era noto a tutti che la presidente della Calabria, Jole Santelli, fosse una grave malata oncologica. Umanamente ho sempre rispettato la defunta Santelli, politicamente c'era un abisso. Se però ai calabresi questo è piaciuto, è la democrazia, ognuno dev'essere responsabile delle proprie scelte: hai sbagliato, nessuno ti deve aiutare, perchè sei grande e grosso". Le parole di Morra scatenano l'indignazione del centrodestra. "Le parole del presidente della commissione parlamentare Antimafia, Morra, su Jole Santelli sono indegne. E rappresentano un'offesa per tutti i malati oncologici", dice Antonio Tajani. "Non gli restano che le dimissioni", aggiunge, su Twitter, il vicepresidente di Forza Italia. "Parole vomitevoli. Chiedo le immediate dimissioni di questo deficiente. Sbaglio?", attacca anche Matteo Salvini. "Un pensiero per la cara Jole Santelli", viene rivolto, sempre su Facebook, dal leader della Lega.
Morra, attacco sul nulla. Taglia-e-cuci non verità
Salvini ed altri esponenti del Centrodestra chiedono le mie dimissioni facendo un truffaldino taglia e cuci di mie dichiarazioni, strumentalizzandole". Morra replica su Facebook agli attacchi facendo osservare che "nel giorno in cui Domenico Tallini, di Forza Italia, viene arrestato per concorso esterno in associazione a delinquere di stampo mafioso, per un business che la 'ndrangheta ha fatto nell'ambito della Sanità, infatti era stato messo nella lista degli impresentabili, guarda caso parte un attacco nei miei confronti, basato sul nulla". "Riporto qui una fonte in merito a ciò che realmente ho detto oggi in radio. Repubblica riporta l'audio della mia intervista con le mie dichiarazioni", puntualizza il presidente della commissione Antimafia. "Ho parlato di dati di fatto. Se poi qualcuno vuole fare il taglia e cuci come fosse il vestito di Arlecchino - conclude l'esponente M5s - faccia pure, ma non è informazione, non è giornalismo, non è verita'".
Articolo di per Repubblica.it